LETTERA APERTA AL NEO GOVERNATORE MARCELLO PITTELLA

 

 

                                                                             Roma  20  Novembre  2013

 

Carissimo Marcello , nel porgerti le mie più vivaci congratulazioni nell'esser stato eletto come Governatore dell'Amata Regione Basilicata , voglio comunicarti il mio più profondo desiderio che la mia inestimabile ed adorata Lucania non muoia mai come entità territoriale , culturale , sociale e geofisica. Io sono orgoglioso e fiero di essere lucano così come sono entusiasta di essere un italiano. Vedi il fatto che soltanto il 47 % degli aventi diritto al voto abbia espresso un voto personale , uguale , libero e segreto vuol significare che il popolo sovrano è molto sfiduciato e triste sulle vicende politiche che infangano la nostra bella e ridente Regione , soprattutto dopo l'ennesimo scandalo del c.d. Rimborsopoli , che ha di gran lunga spezzato le braccia ai poveri cristi lucani che , in un 'atmosfera tipica del romanzo di Levi , hanno potuto affermare : " Cosa serve votare ?  Tanto non cambia mai niente , anzi quelli là che stanno nel palazzo si sistemano la loro valigia assicurandosi , per loro , un luminoso Futuro. " Ossserva in questi brevi parole come s'innalza una profonda amarezza che sfocia nel disicanto e nel sentirsi abbandonato dalle istituzioni tanto da coniare il detto lucano " Lu saz ' nun crer' a lu' rsciun' "  ossia la persona sazia non può mai credere alla fame patita da quello che sta digiuno.

Sei riuscito a tenere testa al caro Beppe Grillo che in quest' ultima tornata elettorale ha perso molti voti dopo aver ottenuto soltanto a febbraio scorso il 23 % rispetto al 10 % ottenuto per le amministrative. Hai anche vinto sulla lista civica di S.E.L. con la temuta Murante e hai sbaragliato alla grande l'avversario Tito Di Maggio. Però hai ottenuto consensi per il 63 % su un forte e determinante astensionismo elettorale regionale che , rispetto alle regionali del 2010 , ha ottenuto un incremento di 15 punti percentuale. I dati fanno riflettere :  il popolo sovrano è stanco delle misere condizioni socio-economiche in cui versa e si è estinto un rapporto fiduciario tra l'elettore e l'eletto a tal punto che i partiti non riescono più a concorrere , con metodo democratico , alla formazione di governi politici che realizzano concretamente gli interessi collettivi e i servizi essenziali della comunità sia a livello nazionale che a livello regionale facendo venir meno quel principio fondamentale espresso nell'art.3 Cost. e nel novellato art.114 Cost. che la nostra amata Italia è una REPUBBLICA DEMOCRATICA che risulta essere suddivisa in Comuni , Province e Regioni nel pieno rispetto della sovranità popolare che viene esercitata nei modi e nei limiti stabiliti dalla fondamentale Legge quale essa è la Carta Costituzionale che ha permesso a partire dal 1970 la formazione di governi territoriali regionali che curano , promuovono e tutelano gli interessi collettivi e pubblici , super partes , dell'intero territorio regionale.

Caro Marcello ti è stato affidato un compito molto delicato ed importante , mi raccomando svolgilo con coscienza , onestà e lealtà perchè come amava dire quel gran genio della Bassa , G.Guareschi , nella comunità politica non contano nè la grammatica , nè la sintassi ma contano le IDEE che devono essere realizzate nella realtà tangibile e fisica.

 

Auguri Marcello  e   Buon Lavoro !!!!!

 

 

                                                              Gianluigi  Melucci

 

 

                                                                          

 

                                                                                    

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