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LA BANDA SACCO ( Andrea Camilleri )
Carissimi lettori , ho letto nel giro di pochi giorni un bellissimo romanzo del geniale e poliedrico Papà del noto Commissario di Vigata , scoprendo una parte sconosciuta della favolosa Trinacria , dove si realizza uno storico evento , portato alla luce della Ragione dal caro Camilleri. In quest' opera , scopriamo la vita quotidiana di una normale famiglia ( ovvero la famiglia Sacco) coordinata e diretta dal Patriarca , noto bracciante agricolo , che dà origine ad un concatenarsi di eventi che portano la stessa famiglia ad emigrare nella Nuova America , affrontando i rischi e le precarietà di un'emigrazione transoceanica nel Nuovo Mondo dove son giunti illustri personaggi quali Rodolfo Valentino , gli anarchici Sacco e Vanzetti , Primo Carnera ma anche tantissime famiglie di povera gente proveniente da ogni parte dello stivale per ricercare fortuna , pane e dignità nel Nuovo Mondo immaginato come una Terra Promessa che raccoglie i figli dispersi delle Nazioni.
Lo stesso autore riesce a coinvolgere emotivamente il lettore in una sorta di analisi dei motivi che hanno originato nell'800 tale associazione criminale meglio conosciuta come Mafia. Si realizza così una vera e propria " Storia della Colonna Infame" su tale fenomeno sociale che coinvolge in prima persona gli stessi siciliani , inaspriti dalle precarie condizioni sociali ed economiche , abbadonati dallo Stato , percepito come una sorta di Deus ex machina che , da lontano , ordisce e tesse come un abile e scaltro puparo le fila dei poveri burattini che ragionano più con i carnali sensi che con la lucida Ragione.
Con tale presentazione voglio soltanto esaltare la sicilianità che ha dato al Mondo intero le migliori menti e i migliori uomini , apprezzati e conosciuti , in tutto il globo terrestre. Anche se , tale Puparo si è insediato in maniera silenziosa e perniciosa in America come possiamo ben ammirare nello splendido film di Lattuada "Mafioso" , quella stessa Mafia che , ha collaborato con le Forze Alleate , per sconfiggere il totalitarismo fascista e riscattare il popolo siciliano dalle privazioni prodotte da una inutile e demistificata "guerra-lampo".
Ritroviamo tra le pagine anche l'eccelsa figura del prefetto Mori che , soprannominato "Prefetto di Ferro" , diede una sferzata al dilagarsi del fenomeno mafioso con l'applicabilità di severissime leggi che tutelavano l'ordine e la sicurezza pubblica.
Mentre sfogliamo le sottili pagine possiamo percepire gli odori dei limoni appena raccolti , il profumo dei pistacchi mangiati con allegria dopo una giornata di intenso lavoro nei campi ma anche gustare il fresco , greve e forte moscato che induce alla passione di una terra calda , lussureggiante ma al tempo stesso onorata dal sudore delle mani e dal brillante acume delle menti.
Ringrazio per l'ennesima volta A.C. per avermi regalato profonde emozioni grazie ad una memorabile opera , degna di lode nel contemporaneo panorama culturale non solo italiano ma addirittura mitteleuropeo.
Grazie anche alla famiglia Sacco per averci offerto l'opportunità di averci raccontato una bella storia che rimane nel cuore del popolo.
Gianluigi Melucci
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