VENGA A PRENDERE IL CAFFE' .... DA NOI

 

 

                                                          VENGA  A PRENDERE  IL  CAFFE' ..... DA NOI 

 

Oggi 31 Gennaio , ho assaporato con lodevole gusto , il film , vivace ed interessante del caro Alberto Lattuada ( in questo film si ritaglia un piccolo cameo nella persona del Dottor Raggi )  VENGA A PRENDERE IL CAFFE' .... DA NOI uscito nelle sale cinematografiche nell'Ottobre 1970 riscuotendo un ampio successo di pubblico tanto da piazzarsi al 5 Posto tra i film che avevano incassato sempre di più al botteghino nella stagione cinematografica degli inizi degli Anni Settanta.

Tale opera , tratta dal romanzo LA SPARTIZIONE del boccaccesco Piero Chiara , è ambientata nella piccola provincia italiana , precisamente a Luino , ai confini con la Svizzera , dove un modesto travet , Emerenziano Paronzini interpretato magistralmente da UGO TOGNAZZI , si ritrova , per le mille opportunità che la Vita stessa offre , nella protetta e bella casa delle Sorelle TettaManzi dove vivono in un tranquillo menagè familiare Fortunata ( professoressa di francese ) che ha dei bellissimi Capelli che le scendono sino alle ginocchia , Camilla ( bibliotecaria ) che ha delle bellissime gambe , contesa tra l'Archivista Paronzini e lo sfaccendato Paolino Mentasti , giocatore incallito e gran dongiovanni e Tarsilla ( Suonatrice d'Arpa) che ha delle bellissime Mani che spingono a cogliere i frutti più acerbi nel gioco delle passioni umane. Ritroviamo , in un piccolo cameo , nel ruolo del bigotto Ragionier Pozzi lo stesso Autore Piero Chiara , per me da definirsi il BOCCACCIO DEL 900 , che , con sottile ironia , riesce a rendere umano , nell' illusa e delusa piccola provincia , un atto d'amore che le Malelingue del Paese possono rendere come Avventura Peccaminosa da cui starsene bene alla larga e che tutti pubblicamente disapprovano , a partire dall'esimio Dottor Raggi.

E' una intrigante e piacevole storia di provincia , che risalta l'ipocrisia della gente che , pubblicamente , disapprova certi comportamenti ma che , nel proprio privato , non solo approva ma s'interessa anche a tutti i piccoli particolari di una storia puramente innocente , dettata dalle esigenze che l'Eros propone a tutti gli esseri umani in quanto tali .

Alla fine ho provato anche invidia per il personaggio interpretato da Ugo che viene "SPARTITO" tra le tre Donne che alla fine , per l'eccessivo sforzo fisico , gli causeranno un bel coccolone che lo renderà Vittima di quel suo stesso Gioco in cui dominava come un Gallo in mezzo ad un pollaio di galline che non aspettavano l'ora di poter far l'Amore , di concedersi ai piaceri dell'Eros prima che la seconda giovinezza sfiorisse inaridita , senza aver avuto il tempo di poter cogliere i frutti che il Genio abbia tempo di far fruttificare.

Tale film è ambientato negli anni 70 , a differenza del Romanzo ( che consiglio vivamente di leggere) , in un'atmosfera tranquilla della media borghesia italiana con le canzoni del nostro amato Fred Bongusto e con la preziosa ed unica interpretazione del nostro amato UGO TOGNAZZI.

 

BUONA VISIONE A TUTTI !!!!

 

                                                                                                              Gianluigi  Melucci

 

 

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