INTERVISTA A VALENTINA GEBBIA




                                           INTERVISTA  A  VALENTINA  GEBBIA 

 




1)      Carissima Valentina descrivi per gli utenti del Blog la tua bella personalità. Quali sono stati gli eventi che hanno determinato la Scelta di voler diventare una Scrittrice ? Quali vantaggi si ricavano dall'arte dello scrivere ?

Non credo di avere mai scelto di diventare una scrittrice. Ho parlato prestissimo e raccontavo già a pochi anni storie inventate da me, poi mi sono messa a scrivere da quando ho imparato a tenere la penna in mano e mia madre, insegnante d'italiano, mi ha fatto scoprire la gioia delle parole. Ho solo seguito la mia strada, insomma, quella istintiva, lottando contro tutto e tutti, con mille difficoltà, abbandonando laurea, professione, impieghi e sicurezze economiche. Perché quando non scrivo mi ammalo. Ed è una scelta totalizzante, che può convivere solo con altre mie passioni simili, come la recitazione. Credo che la vita debba essere riempita di significato, non sprecandola mai.


2)      Nel tuo recente romanzo ACQUASANTA (è un'unica parola) hai tratto ispirazione dagli eventi sociali che hanno caratterizzato tutto il 2013 oppure tutto ciò trae spunto dalla libera creatività e dalla pura fantasia ?


ACQUASANTA è la quinta avventura della sgangherata famiglia d'investigatori Terio, Fana e Assunta Mangiaracina. I personaggi sono nati quindici anni fa dalla mia fantasia ma ormai vivono di vita propria e, attraverso di loro, posso parlare della mia splendida e poco valorizzata Terra, la Sicilia, e posso fermare l'attenzione su ciò che mi va di raccontare e denunciare. Anche in questo caso, ci sono vari spunti sociali e uno riguarda proprio il movente dell'omicidio, quindi deve rimanere celato sino all'ultima pagina. Il tutto, è condito sempre da una voluta leggerezza e tanto umorismo, perchè trovo sia il modo migliore di guardare alla vita e far riflettere  sulle cose.

 

3)      Ritorna in questo Romanzo l'Ispettore Marangina. Rispetto a Maigret , Nero Wolfe e il siculo Montalbano quali caratteristiche lo contraddistinguono e lo rendono unico nel suo Genere ?


I Mangiaracina sono degli investigatori privati raffazzonati, e l'unica figura istituzionale è quella del cugino carabiniere Nofrio, quindi nulla a che vedere con gli storici protagonisti che citi tu. La sede della fantomatica agenzia, che in verità esiste solo nell'immaginario della gente dei quartieri popolari palermitani, ha sede nell'antica cucina di casa, affacciata sui panorami della città; niente commissariati o raffinatezze alla Nero Wolfe. Le indagini arrivano per caso e si risolvono per lo straordinario intuito e il pessimo carattere di Terio, per le chiacchiere della prosperosa sorella Fana e per le dritte che, tra un piatto succulento e l'altro, tira fuori mamma Assunta. Nessuno dei miei romanzi, e men che meno ACQUASANTA, è una storia fine a se stessa, c'è sempre una profondità di sentimenti e di stimoli che restano nel cuore del lettore. Gli ingredienti sono quelli del giallo classico: omicidi, indizi, colpi di scena, suspance, attesa e soluzione, ma il procedere delle avventure è decisamente singolare. Direi unico, sì.   

 

4)      Descrivici brevemente il Messaggio che si vuole trasmettere con ORE 18 IN PUNTO ?  Per quali ragioni tale film viene distribuito nei Cinema con una Produzione Indipendente ?  Non avete modo oppure non vi è stata alcuna opportunità per presentarlo davanti alla Fandango Cinema oppure all'ambiziosa RAI CINEMA ?


ORE DICIOTTO IN PUNTO è un film che parla di destino, di capacità di riscatto, della possibilità che ognuno di noi ha per cambiare la propria vita. Sempre. Noi lo abbiamo voluto con tutto il cuore e non ci siamo mai arresi, diventando un caso italiano unico di produzione indipendente, fatta dal regista, dal cast e da tutta la troupe. Ovviamente, quattro anni fa, abbiamo bussato a tutte le porte, così come adesso abbiamo bussato alle porte dei distributori, ma nessuno ci ha aperto e così abbiamo fatto da soli. E il pubblico, proprio adesso nelle sale italiane, ci sta dando ragione e, grazie al passaparola che cresce ogni giorno, ci arrivano conferme da ogni parte. A proposito, siamo sui social e il nostro sito è www.orediciottoinpunto.com

   

5)      Attraverso il Romanzo ACQUASANTA vi è anche delineata una simbiosi tra Fede ed Uomo ?  La sera , prima di coricarti , preghi il buon Dio ?


In ACQUASANTA è presente una componente di spiritualità che risale alle più antiche origini del Mediterraneo: il culto della dea punica Tanit legata all'acqua e ai cicli della vita, che sembra avere a che fare con l'assassinio e con l'Acquasanta, la borgata marinara ricca di storia e suggestioni, in cui sono ambientate le vicende. Nella mia vita, la spiritualità è presente in ogni mio respiro, non solo la sera,  che però è sempre un momento di raccoglimento particolare.

 

6)      Qual'è stato il lavoro radiofonico che ti ha procurato Maggiore Soddisfazione ?  Rispetto alla scrittura cosa cambia nello scrivere e condurre per la Radio ? Alla Radio cosa preferisci ascoltare ?


Io lavoravo nelle prime radio private, negli anni settanta e primi anni ottanta. Il mio più bel ricordo è legato a Radio Palermo Centrale, alle trasmissioni serali che mi facevano sentire una giovanissima ragazza indipendente, che tornava a casa in vespa alle undici di sera vincendo la paura dei brutti incontri, già autonoma e con una sua piccola retribuzione. Adesso mi piacerebbe ritornarci, perchè amo il particolare rapporto intimo e confidenziale che si crea con gli ascoltatori, ma attualmente non è il mio lavoro. Ascolto ogni tipo di musica a seconda dei momenti e gli stati d'animo. La musica, le vibrazioni sonore, sono parte essenziale della vita.   

 

7)      Qual'è la poesia che ricordi con maggior piacere ?  Al Cinema cosa preferisci guardare ?  Qual'è il tuo piatto preferito? Che cos'è , per te , il Sacro Fuoco dell'Arte ?


Dovendo sceglierne solo una, trovo illuminanti questi versi di Tagore: " Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani. Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari. E non avevo occhi per vedere, a due passi da casa. la goccia di rugiada sulla spiga di grano."


               Il cinema è il mio mondo a parte, vedo tantissimi film all'anno, purtroppo più spesso in tv, ma l'emozione vera è nelle sale cinematografiche. Non amo gli horror e i film troppo violenti, per il

               resto vedo un po' di  tutto e mi commuovo facilmente. Sono anche un po' troppo sentimentale, direi.


               Sono una golosa, come quando ero magrissima, e il mio rapporto col cibo non è il massimo dell'equilibrio; non  riesco a fare  a meno di cioccolato e patatine e adoro  piatti come quelli

               profumati di mamma  Assunta  Mangiaracina, dalle arancine agli anelletti al forno.


               Non so se nel mio caso si possa parlare di sacro fuoco dell'Arte, ma la mia continua urgenza creativa, il mio vivere sempre innamorata della vita e delle passioni che nutro, sono certamente

             "sacro fuoco dell'esistenza".

 

 

                                                              VALENTINA  GEBBIA 

 

 

 

 



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