Ieri mattina abbiamo denunciato 'ignoti' ai Carabinieri, che durante la notte avevano scaricato dei rifiuti tossici (amianto) nello spazio antistante l'ex Mulino del Sale di Brancaccio, tra Via Conte Federico e Via San Ciro, di proprietà del Centro di Accoglienza Padre Nostro, dove sorgerà un Centro diurno aggregativo per anziani.
Questa mattina, troviamo il portoncino di ferro d'ingresso della sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro forzato e preso a pedate.
Non sappiamo se i due accadimenti siano collegati.
Certamente questi 'ignoti' non volevano entrare al Centro, in quanto, se così fosse stato, sarebbero potuti entrare dalla parte posteriore, attraverso una veranda, senza correre il rischio di essere visti. Appositamente, quando abbiamo ristrutturato la nuova sede del Centro, non abbiamo voluto lasciare delle grate che il vecchio proprietario aveva istallato.
Perchè quindi questo segnale?
Mi rivolgo ai responsabili e a chi li ha mandati: «se volete informazioni sul modo di operare del Centro e perché si rivolge alla forze dell'ordine anziché ad eventuali 'Padroncini' della borgata, mettetevi in contatto con noi attraverso la modalità che preferite: recapiti telefonici, facebook, e-mail etc. etc».
In attesa di un vostro prossimo riscontro, vi abbraccio fraternamente.

Maurizio Artale
Presidente



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