LETTERA APERTA A MARCO TRAVAGLIO

              
                                                                                                                     ROMA  8 - 10 - 2014
 
Carissimo Marco , oggi voglio scriverti questa lettera per poter comunicare in un libero ed aperto confronto con un bravo ed eccellente Giornalista che lavora sodo e che svolge la sua professione con onestà intellettuale.
Caro Marco , oggi apprendo , con sommo rammarico , la notizia del Rapporto effettuato dalla Fondazione Migrantes "Italiani nel Mondo " in cui si rivela che soltanto nel 2013 sono emigrate dall'Italia , terra solinga , ben 94.000 persone aumentando gli espatri di ben 16 punti percentuali rispetto al 2012.
Apprendo che vi sono più di 4 Milioni di cittadini italiani residenti all'estero , di cui quasi 13000 residenti nel Regno Unito cui seguono in ordine sempre più crescente la Germania con 11.731 residenti , la Svizzera con 10.300 residenti e , dulcis in fundo , la Francia con i suoi 8.402 residenti.
Ma il dato che mi fa pensare è quello che a far la valigia di cartone per andarsene dal nostro amato BelPaese non sono soltanto i Giovani ma anche coloro compresi in una fascia d'età tra i 35 e i 49 Anni per cercare altrove quello che non trovano nella propria Patria ossia l'assoluta mancanza di meritocrazia in ogni singolo settore produttivo del Paese e la continua e costante demagogia di una Partitocrazia che non riesce a sbloccare l'Italia da una perdurante situazione di stagflazione che non porta beneficio a nessuno , nè ai governanti nè ai cittadini.
Possibile , dico io , che ancora oggi nel 2014 per poter realizzare i miei progetti , per poter dare una svolta determinante alla mia Esistenza , sono stato costretto ad emigrare dalla Basilicata ( Bellissima Regione piena di potenzialità che non sono state  sfruttate ed attuate  in maniera adeguata dalle amministrazioni locali e regionali nel susseguirsi degli anni) come è successo tanti anni fa ai miei Adorabili Nonni emigrati rispettivamente l' uno nella piccola Zugo , l'altro nella ridente Losanna senza tener conto dell'emigrazione dei loro padri emigrati sia in Svizzera che in Germania.
Ancora oggi , noi italiani , siamo tutti nella stessa situazione di Nino Garofoli che mangia pane e cioccolata per inviare alle rispettive famiglie i soldi guadagnati con mille sacrifici in una Terra Straniera nella quale , con lotta e determinazione , si impara ad essere uomini  e si apprezzano sempre più quelle cose che ci mancano come la propria casa , la propria famiglia , i propri affetti e le proprie rispettive abitudini.
Allora , caro Marco non sarebbe meglio dire ai rappresentanti parlamentari che portino avanti le istanze sociali dirette a migliorare le condizioni sociali ed economiche del paese bagnato dal Po in un clima di profonda coesione sociale ed unità politica invece di fare un interpellanza parlamentare per una partita di calcio giocata con lo spirito di accettare la sconfitta ed imparare dalle proprie sconfitte a migliorare noi stessi sempre confrontandoci con gli Altri senza essere persone che coltivano il proprio orticello con i paraocchi non vivendo l'esperienza entusiasmante dell'Agorà.
Carissimo Marco ti saluto con partecipata stima e ti ringrazio per aver letto quest'epistola.
 
                                                                                       Gianluigi  Melucci 

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