INTERVISTA AD ALBERTO GUARESCHI



                                   INTERVISTA  AD  ALBERTO  GUARESCHI  



1) Caro Alberto se Giovannino fosse vissuto al tempo d'oggi, come avrebbe descritto nella Bassa i mitici Amici Nemici Don Camillo e Peppone?

Don Camillo e Peppone, amici, non nemici ma semplicemente "avversari", potrebbero funzionare bene anche oggi solo in una piccola realtà locale dove la gente riesce a mettere ancora l'uomo al centro di ogni cosa, al di fuori di ogni ideologia, cercando ancora un punto d'incontro sul piano umano.


2) Secondo te nel Romanzo Postumo Don Camillo e Don Chichì voleva Annunciare che il Mondo stava Cambiando senza che ce ne accorgessimo con la Rivoluzione Beatnik avvenuta nell'Autunno Caldo del 1968?

Don Camillo e don Chichì è nato a puntate sul settimanale «Oggi» nel 1966 quando ancora non era sorta la contestazione studentesca, sfociata nell'autunno caldo del 1968, contestazione di cui si era già accorto nella primavera "tiepida" del 1968, e ne aveva parlato, sempre su «Oggi», a proposito delle contestazioni studentesche.

 In Don Camillo e don Chichì mio padre aveva intravvisto le avvisaglie della rivoluzione beatnik descrivendo la nuova generazione interprete di quel tempo:

 i contestatori Cat, la nipote beat (o, come si diceva allora, "ye ye") di don Camillo, e Michele, detto Veleno, figlio capellone di Peppone e le bande di Ringo e dei campagnoli...

 Ma, soprattutto, aveva intravvisto lo scontro tra il vecchio don Camillo, prete tridentino, e don Francesco, alias don Chichì, prete in clergyman figlio del Concilio Vaticano II.


3) Papà Giovannino che ricordo aveva della Lucania ? Parlava in Famiglia della città di Potenza ?

Mio padre ha riportato dalla Lucania bellissime fotografie scattate con la sua Voigtländer a Potenza e al campo estivo di Melfi. 

Oltre ad una copia del «MacPi35» che aveva curato lui con testi, disegni e impaginato. 

Di Potenza ricordo che mi parlava degli effetti diuretici dell'acqua freschissima.


4) "La Scoperta di Milano" è un bellissimo ed interessante Libro che deve essere riscoperto dai più Giovani per valorizzare la Figura Intellettuale di Giovannino?

È il suo primo libro e, a distanza di settantaquattro anni dalla sua pubblicazione, è ancora freschissimo.

 Aldo Borelli, il mitico direttore del «Corriere della Sera» di quegli anni, parlando di quel libro, in parte nato in singoli racconti sul «Corriere», scrisse: «... in sostanza c'è un po' di gusto, un po' di aglio, un po' di pepe, un po' di noce vomica, un po' di genziana, un po' di tutto, compreso anche un po' d'ingegno...»


5) Quale Insegnamento ti ha Lasciato tuo Padre ? Che rapporto avevi con la cara e dolce Carlotta?

Con il suo esempio mi ha fatto comprendere l'importanza di essere sempre fedele ai propri ideali di gioventù e di pensare sempre con la propria testa.

 È faticoso, ma ci si può riuscire... 


Oggi del vecchio gruppo del «Corrierino delle famiglie» sono rimasto solo io e la scrivania di mia sorella è desolatamente vuota.


6) Giovannino non era un Autore Allineato al Potere eppure con la sua Straordinaria Creatività ha insegnato Moltissimo a noi Giovani Scrittori. 

Secondo te , Alberto , oggi è ancora possibile trovare un Naturale Talento della Scrittura ?

Io pensa che di giovani talenti della scrittura ce ne siano in circolazione parecchi.

 Purtroppo il clima letterario attuale non è dei migliori ed è molto difficile poter emergere a causa del conformismo della cultura ufficiale.


7) Spiega ai lettori del Blog chi erano i Famosi TRINARICIUTI descritti ironicamente da tuo Padre ?

I trinariciuti erano i comunisti visti da mio padre che li disegnava con tre narici perché, scriveva lui:

 «nel mio concetto base, la terza narice ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia e permette nello stesso tempo l'accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello.»


8) Tuo padre stava realizzando la stesura di Romanzi che , poi , non sono nati ? Vi è stato qualche Desiderio Non Attuato ?

Aveva iniziato un romanzo a puntate :  L' ALBANIA E' VICINA , in cui parlava (profetico) dell'Italia invasa dalle truppe albanesi ma, purtroppo, dopo la prima puntata il libro è morto assieme a lui.  


                                                                                 Ringrazio  Vivamente  Alberto  Guareschi  per avermi concesso tale Intervista 


                                                                                                             Gianluigi   Melucci  

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