RIFORMA COSTITUZIONALE ( RENZI - BOSCHI)


                                                             RIFORMA  COSTITUZIONALE 


In questi ultimi giorni si sta facendo un gran parlare sul referendum costituzionale che si svolgerà ad ottobre 2016 e sul quale pare che il nostro buon Matteo abbia perso una perfetta sintonia con i singoli cittadini che , ormai , si sentono nei confronti dei loro rappresentanti le c.d. "ultime ruote del carro" di un vecchio e logorante carrozzone che sta perdendo i pezzi e non riesce più ad aggregarli e ricomporli.

Allora focalizziamo adesso la nostra attenzione su due punti fondamentali che mi preme spiegare in maniera chiara. 
Innanzitutto ai sensi dell' art. 138 della Costituzione Italiana si afferma che 

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre
leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera
con due successive deliberazioni ad intervallo
non minore di tre mesi, e sono approvate
a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna
Camera nella seconda votazione.

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare
quando, entro tre mesi dalla loro
pubblicazione, ne facciano domanda un quinto
dei membri di una Camera o cinquecentomila
elettori o cinque Consigli regionali. 

La legge sottoposta
a referendum non e` promulgata se non e` approvata dalla maggioranza dei
voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge e` stata
approvata nella seconda votazione da ciascuna
delle Camere a maggioranza di due terzi dei membri di ciascuna Camera.

Quindi dal contenuto sostanziale dell' art. 138 Cost. possiamo ben capire che tale Legge di Revisione Costituzionale verrà sottoposta a referendum in quanto non vi è stato un ampio consenso delle rispettive Camere e tale referendum costituzionale non prevede il c.d. quorum ( 50 % + 1 dei voti espressi dagli aventi diritto) , in quanto il referendum costituzionale non risulta essere abrogativo come previsto dall' art. 75 Cost.

Poi tale proposta di revisione costituzionale voluta fortemente da Renzi e dalla Boschi tanto da prenderne anche il nome prevede essenzialmente questo : 

1) Fine del Bicameralismo Perfetto ossia soltanto la Camera dei Deputati potrà emanare le leggi in quanto il potere legislativo verrà demandato esclusivamente alla Camera.

2) Abolizione del Consiglio Nazionale dell' Economia e del Lavoro e delle 107 Province Italiane 

3) Il presidente della Repubblica sarà eletto da 730 deputati. Inoltre per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti , poi dal quarto si scende ai tre quinti mentre dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti.

4) Per proporre un referendum popolare abrogativo serviranno 800.000 firme invece per leggi di iniziativa popolare serviranno 150.000 firme. Vengono inoltre introdotti nella Costituzione i referendum popolari propositivi e quelli di indirizzo.

5) Si riduce il Senato a semplice organo consultivo regionale in quanto il numero stesso dei senatori verrà ridotto da 315 a 100 senatori nominati direttamente dai rispettivi consiglieri regionali 

Nuova distribuzione dei seggi per regione[62][63]
RegioneSeggiRegioneSeggiRegioneSeggi
Abruzzo2Lazio8Sardegna3
Basilicata2Liguria2Sicilia7
Bolzano (prov.)2Lombardia14Toscana5
Calabria3Marche2Trento (prov.)2
Campania9Molise2Umbria2
Emilia Romagna6Piemonte7Valle d'Aosta2
Friuli Venezia Giulia2Puglia6Veneto7
Complessivamente 74 consiglieri regionali e 21 sindaci, più quelli di nomina presidenziale (fino a 5)

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