INTERVISTA A FRANCESCA VELTRI : EDIPO A BERLINO



In questi giorni è stato pubblicato dall'editore RAI ERI il bellissimo ed interessante Romanzo EDIPO A BERLINO , vincitore del premio letterario LA GIARA 2015 , dell'autrice FRANCESCA VELTRI che , emozionata per la pubblicazione del suo romanzo , mi ha gentilmente concesso tale intervista per promuovere la lettura della storia di Karl , figlio della buona borghesia del Terzo Reich , che vive un conflitto di identità proprio durante il verificarsi della Notte dei Cristalli scoprendo di non essere ariano ma di origine ebraica.

Vi consiglio vivamente la lettura di tale Romanzo in cui la Storia si intreccia alla Memoria cogliendo l'attenzione ai contrastanti sentimenti che il protagonista vive nella conflittualità di un rapporto controverso con la propria oscura Anima.

Il romanzo è acquistabile su Amazon e su tutti i singoli distributori nazionali.

Ecco il contenuto integrale dell'intervista a Francesca Veltri :  


1) Cosa ti ha spinto a scrivere il romanzo con cui hai partecipato al concorso La Giara?

Quando ho immaginato per la prima volta questa storia andavo ancora alle superiori, ed ero rimasta affascinata dal teatro greco. 

Ci sono miti senza tempo, perché nascono da dilemmi insuperabili come quello di Antigone, che obbedendo a un senso di giustizia seppellisce il fratello e si mette contro la legge dello Stato che condanna chi assalti la città, o come quello di Edipo, che vede la propria vita e le proprie scelte prendere un aspetto completamente diverso nel momento in cui scopre la verità sulle sue origini. 

Nello stesso periodo mi ero appassionata alla storia contemporanea, e questi due interessi si sono fusi insieme nel tema del romanzo, che ho ripreso in mano molti anni dopo, quando sia per studio che per interesse personale ho avuto la possibilità di consultare molti testi sul nazismo e sulla seconda guerra mondiale, e sullo sterminio degli ebrei, e di vedere direttamente i luoghi di cui ho raccontato.

2) Hai avuto occasione di visitare un lager nazista?

Si, ho visitato Auschwitz-Birkenau. 

I binarî che entravano a Birkenau, la 'stazione', per dir così, dove i treni si fermavano e le persone venivano fatte scendere, così vicino ai resti delle camere a gas… sono ricordi che non si cancellano. 

Come anche camminare nell'area del ghetto di Varsavia, benché ora ne restino pochissime tracce, sapendo che, sotto strade e palazzi, vi sono ancora i resti di chi è morto intrappolato sotto le case, quando i nazisti lo rasero al suolo.

3) Secondo te, può ripresentarsi il totalitarismo sotto altre forme?

Hannah Arendt, che il totalitarismo l'ha descritto perché l'ha vissuto sulla sua pelle, riteneva che la 'malattia totalitaria' fosse sempre possibile, covasse sempre sotto le ceneri.

 Se si danno le condizioni storiche, sociali, culturali e politiche, il totalitarismo può ripresentarsi. 

Basta che una persona possa sentirsi completamente nel giusto e che gli altri siano invece radicalmente nel torto (se non proprio traditori), che chiunque possa sentire di non essere responsabile per quello che fa, perché 'è così che deve andare'. 

Basta che il sistema politico superi ogni forma di mediazione, lasciando l'individuo isolato di fronte ad un leader carismatico, trascinatore.

Non possiamo mai dirci al sicuro.

4) Quali sono le tue letture preferite? Quale musica ascolti di più? 

Ultimamente leggo soprattutto thriller e noir, ma non disdegno puntate nel romanzo storico oppure di costume.

Ascolto De Gregori, Guccini, De Andrè, Vecchioni ma anche Nick Cave, Leonard Cohen, Jean-Paul Goldman. 

Diciamo che… ho bisogno che la canzone abbia dentro di sé una storia da raccontarmi.


                                                                          Francesca  Veltri  Rinaldi 



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