SERVIZIO PUBBLICO RADIO TELEVISIVO



Come ben sappiamo nel torrido mese di luglio , tra progetti di meritate vacanze e gustose granite da assaporare all' ombra dei platani , arriva nella bolletta dell' energia elettrica una quota relativa al pagamento del c.d. Canone RAI ossia una imposta governativa che viene pagata dai possessori di apparecchi atti a ricevere segnali di ricezione per la trasmissione di programmi televisivi , trasmessi dalla cara Mamma R.A.I. che , come sappiamo , non ti abbandona mai.

Tale imposta viene sostenuta dai contribuenti per garantire la fruizione di un servizio pubblico di corretta e pluralistica informazione affinchè gli stessi fruitori di tale servizio possano essere correttamente informati su quello che accade nel mondo nonchè possano anche scegliere l'offerta televisiva che viene erogata dalla stessa RAI che ha come competitors MEDIASET , LA7 e SKY ( soltanto per citarne quelli più conosciuti) tanto è vero che , se ci pensiamo , ormai non facciamo che fare zapping di fronte allo schermo al plasma nello scegliere tra LA SPADA DELLA VERITA' su RAI4 , un film come PROFUMO DI DONNA trasmesso su RAI MOVIE oppure la nuova versione di HEIDI trasmessa su RAI YO-YO...

Anche in Grecia e in Portogallo tale canone viene addebitato sulla fornitura di utenza dell'energia elettrica mentre in Svizzera e in Germania tale canone viene calcolato in base all'abitazione senza contare che sino all'anno scorso la Norvegia pagava un canone di 314,78 euro rispetto alla Svezia che pagava invece ben 277,73 euro , risultando i canoni più onerosi per le tasche dei poveri contribuenti.

Invece nella Repubblica Ceca il canone viene distinto in 70 euro per la televisione e 30 euro per la radio mentre in Spagna il sistema pubblico radiotelevisivo viene totalmente finanziato dal governo.

In effetti l'unico nostro neo lo riscontriamo nel fatto che siamo bombardati da troppi spot pubblicitari che nel diffondere la vendita dei loro prodotti , sicuramente distraggono l'utente dalla visione di un film oppure di un incontro sportivo , inviandoci dei subdoli messaggi che inducono ad acquistare sempre più beni di consumo.

Sicuramente molti contribuenti italiani vorrebbero meno spot pubblicitari dove per vendere anche un semplice dentifricio vi è sempre un richiamo alla libido sessuale ( per illuminarvi andate a leggervi alcune pagine de LA VITA AGRA del toscano Bianciardi) ma , sicuramente,  più informazione terza ed imparziale.


Gianluigi  Melucci  




Commenti

  1. Io mi chiedo sempre: ma se per vivere mamma Rai ha bisogno di incassare dalla pubblicità, la montagna di euro che il "contribuente" versa dove va a finire? Forse vengono utilizzati per pagare i mega stipendi dei dirigenti? O a pagare gli straordinari del personale ? Personaggi della ns Potenza, ex dipendenti Rai, usciti dall'azienda ed andati in pensione continuano a guadagnare con percorsi paralleli. Strana la vita. Ma noi dobbiamo pagare il canone.

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  2. Io mi chiedo sempre: ma se per vivere mamma Rai ha bisogno di incassare dalla pubblicità, la montagna di euro che il "contribuente" versa dove va a finire? Forse vengono utilizzati per pagare i mega stipendi dei dirigenti? O a pagare gli straordinari del personale ? Personaggi della ns Potenza, ex dipendenti Rai, usciti dall'azienda ed andati in pensione continuano a guadagnare con percorsi paralleli. Strana la vita. Ma noi dobbiamo pagare il canone.

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