Sappiate che nello scorso anno soltanto lo Stato Membro ITALIANO è stato condannato dall' Unione Europea al pagamento di una somma forfettaria pari a 8.916.000 Euro mentre la Penalità di Mora varia da un minimo di euro 10.753 ad un massimo di 645.210 euro per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione materiale della sentenza , a seconda della gravità dell' infrazione commessa dallo Stato e della necessità di garantire l'efficacia dissuasiva verso lo Stato condannato.
In base all' articolo 4 , paragrafo terzo del Trattato sull' Unione Europea , la responsabilità per violazione dei doveri connessi all'appartenenza all' Unione grava sui Singoli Stati Membri che devono adottare ogni misura di carattere generale o particolare atta ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dai trattati oppure conseguenti agli atti delle istituzioni europee.
Lo Stato , dal canto suo , esercita nei confronti dei soggetti responsabili della suddetta violazione i poteri sostitutivi necessari con diritto di rivalsa esercitato tramite Decreto del Ministero dell' Economia da adottare , entro il termine di 3 Mesi dalla notifica , nei confronti degli obbligati , della sentenza esecutiva di condanna della REPUBBLICA ITALIANA , adottato previa intesa sulle modalità di recupero crediti qualora l'obbligato sia un ente territoriale.
Esempi da poter citare causa docendi sono i seguenti :
Sentenza 17 Novembre 2011 causa C- 496/09 rigurdante il mancato recupero degli aiuti concessi per assunzione dei lavoratori mediante contratti di formazione e lavoro la cui Nazione Italia è stata condannata al pagamento di una somma forfettaria di 30 Milioni di Euro.
Lo stesso identico principio nell'applicazione della sanzione pecuniaria è stato applicato nella Sentenza 17 Settembre 2015 Causa C-367/14 per il mancato recupero dei benefici concessi a favore delle imprese nel territorio di Venezia e Chioggia , riconosciuti illegittimi ed incompatibili con il mercato comune europeo secondo Sentenza 6 Ottobre 2011 Causa C - 302/09 Commissione c.Italia .
Gianluigi Melucci
Tra le condanne subite dall'UE ritroviamo quelle per la mancata gestione corretta dei depuratori. (che il sottoscritto aveva denunciato a più riprese alle autorità preposte...) e la scorretta gestione delle discariche sia quelle gestite dal pubblico sia le private al servizio del pubblico... oltre all'apertura di procedure di infrazione per l'inquinamento di acque destinate ad uso umano e potabile. Morale della favola dovremmo fare pagare le sanzioni ai politici ed ai dirigenti che attraverso le loro gravi omissioni hanno caricato il Popolo Italiano di questo ulteriore fardello...
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