Interessante e straordinario romanzo con cui esordisce il campano Enrico Ianniello , alias commissario Vincenzo Nappi della fiction televisiva Ad un passo dal cielo 4 , che racconta la prodigiosa vita di un Bambino dal carattere vivace , simile al Petit Prince di Antoine Saint-Exupery , che attraverso l' amico Merlo ALI' vuole realizzare un mondo più lieto e giulivo , perdendosi tra assonanze linguistiche che ricordano l' antica tradizione plautina e l' entusiasmo del gioco col quale riscoprire i piccoli grandi valori dell' esistenza tanto da far si che la lingua parlata non oltrepassi mai i nobili e candidi pensieri finchè la leggerezza e la fantasia possano farci toccare le supreme vette dell' insospettata ed inalienabile Felicità.
Tanto che rimane impressa la frase " Chi non ha sofferto canticchia , chi soffre poi canta" per consigliarci che dobbiamo affrontare il viaggio su quel Treno che non sarà l' Orient Express ma che dobbiamo prendere per poter emergere dal Dolore che si tramuta in Gioia chiedendoci sempre in quale direzione rivolgiamo i nostri sforzi.
Sicuramente i bambini potranno salvare questo vecchio e pazzo Mondo con il loro spirito innocente e il loro pregiato ottimismo se sappiamo ascoltarli con la grazia e la gentilezza , doti che via via scompaiono se non abbiamo quell' animo predisposto ad ascoltare con la mente e con il cuore gli eventi e le notizie che circolano di bocca in bocca per divenire un' immutato presente storico nella storia di ogni singolo bimbo.
Porgo i miei più sinceri complimenti al bravissimo Enrico Ianniello.
Gianluigi Melucci
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