Sono trascorsi 50 anni dalla morte del cantautore poeta Tenco , omaggiato ieri sera dal brillante Tiziano Ferro , uno spirito ribelle e libero che ha portato al Festival di Sanremo 1967 un testo ancora attuale per le tematiche affrontate quali l'emigrazione contadina verso il benessere del boom economico senza sapere se si vive o si muore con quell' illusione del Sole che germoglia il grano mentre la Pioggia lo devasta senza alcuna pietà.
Per poi non rendersi conto che tutto è trascorso troppo in fretta senza accorgercene in un pindarico saltare cent 'anni dai carri nei campi agli aerei nei cieli per poi aver quella struggente nostalgia di ritornare dai propri affetti senza avere alcun soldo in tasca per poter gridare con tutto l' amore possibile " Ciao , Amore Ciao .... "
Allora ecco che ognuno di noi mentre guida l'auto oppure mentre posta fotografie si sente nessuno in un mondo sfolgorante di luci e rumori senza trovare più il Tempo per poter immaginare una bianca strada di sale che porta verso quel genuino e spontaneo affetto verso la Natura che rigenera sempre innovative e vitali energie di cui soprattutto le future generazioni ne avranno sempre più Bisogno.
Le sue parole seppur volano nell' aere limpido e chiaro rimangono impresse come le gocce che scavano le pietre per poter ritrovare quella genuina freschezza nei fondali marini dove si nascondono i bei tesori della nostra amata e perduta gioventù.
Gianluigi Melucci
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