SUL CREDERE E NON CREDERE IN DIO : NATALIA GINZBURG


In questa nostra epoca nella quale viviamo un profondo e lungo deserto di idee , spesso ci domandiamo se risulti essere giusto oppure non giusto credere o non credere in Dio tanto da sentirsi in uno stato d' inferiorità nel credere mentre il non credere sia in definitiva una superiorità.

La cara Natalia affermava " Chi non crede , tenga conto che ci sono persone , alle quali il mondo senza Dio sembra atroce."

" Chi crede può soltanto dire che il mondo senza Dio gli sembrerebbe atroce ma non può aggiungere a questo alcuna altra sillaba. " 

Ma possiamo trovare illuminante l'aforisma di Simone Weil 

" Il Dio che dobbiamo Amare è ancora Assente" 

Colui che crede in Dio di fronte alle lontane disgrazie sembra sempre che ritrova quei momenti tristi come un bene indissolubile al quale Dio ha voluto sperimentare la sua pazienza in un imperscrutabile progetto al quale risposta non c è  in una costante ricerca della verità.

Gianluigi Melucci  

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