"LA LUCIDA FOLLIA DI MARCO FERRERI" : DOCUMENTARIO VENEZIA 74

 
                            M A R C O    F  E  R  R  E  R  I 
 
Nella Rassegna del 74 Festival Cinematografico di Venezia è stato presentato il Documentario "LA LUCIDA FOLLIA DI MARCO FERRERI" della regista Anselma Dell'Olio che ha voluto omaggiare un Regista Arguto , Sorprendente , Scomodo che non può essere nè collocato , nè etichettato in alcun genere cinematografico a ben 20 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 9 Maggio 1997 , due giorni prima del suo 69 compleanno.
 
Ferreri è un regista anticonvenzionale , che scardina il sistema destrutturandolo , offrendo una visione grottesca e destabilizzante dell' empirica realtà dovuta prevalentemente alla sua formazione di pubblicitario che ha circumnavigato Italia , Spagna e Francia assieme all'inseparabile Azcona.
 
Ferreri era istrionico , torvo , a volte anche nichilista ma sincero nelle sue affettuose manifestazioni che spingevano gli attori da Gerard Depardieu a Sergio Castellitto da Ornella Muti a Andrè Ferreol a dare spazio alla creatività che rende liberi sia gli uomini che le donne nella loro eterna conflittualità espressa meravigliosamente in "Marcia Nuziale" e "Il Seme dell'Uomo".
 
Il film che ancora oggi mi affascina è il poetico e lunare "Chiedo Asilo" dove si esprime sulle spiagge della favolosa Sardegna l'inno alla Vita nel momento in cui il bambino Gianluigi incomincia a guarire dai suoi disturbi comportamentali mentre Isabella dà alla luce il bambino del Maestro Roberto affidato al mitico e straordinario Benigni che ha scritto una bellissima Poesia al Maestro Ferreri.
 
Senza dimenticare il personaggio mediocre che vende l'anima al dio denaro per guadagnare sulla morte naturale della Donna Scimmia ( la scena dei corpi che si muovono venne censurata) e le situazioni kafkiane vissute da un giovane Enzo Jannacci che non riesce a varcare il Santo Soglio per poter parlare con l'allora Papa Montini trovando la Sorella Morte lungo il colonnato di San Pietro.
 
Poi ecco che quel metaforico linguaggio si ritrova nella frase apocalittica "Il seme dell'uomo ha germogliato" in un'umanità completamente annientata così come ritroviamo quelle scabrose verità sul contrasto uomo donna nell'età della senescenza in "La casa del sorriso" per poi ecco raggiungere quella profonda anarchia che distrugge ogni familiarismo , ogni regola , ogni vincolo nel personaggio graffiante del "Diario di un vizio" sino ad accomiatarsi pochi mesi prima della sua scomparsa con "Nitrato d'Argento"
 
Peccato soltanto che non si trasmetta più nei canali televisivi italiani il film realizzato per la televisione francese "Il banchetto di Platone" tratto dalla straordinaria opera platonica del Simposio.
 
 
Gianluigi  Melucci  Blogger 

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