LETTERA A FILOMENA IEMMA



Carissima Filomena sono rimasto profondamente indignato per la notizia della futura e probabile riapertura della Chiesa della SS. Trinità dove è stato commesso un barbaro ed indegno omicidio ben ventiquattro anni fa che ha portato via dalla nostra comunità potentina la dolcezza e la mitezza della giovane Elisa Claps.

Quante lacrime han versato i tuoi occhi e quanto dolore ha sopportato il tuo cuore per ben diciassette anni tra depistaggi , insabbiature , muri di gomma , falsità , menzogne che hanno infangato e continuano a spargere ancora fango sulla nostra comunità agli occhi delle altre comunità territoriali.

Allora non è valso a nulla il sacrificio di Elisa che non si è concessa al suo carnefice andando incontro a morte sicura?

Allora tale Chiesa non può essere adibita ad un centro anti-violenza per le donne oppure ad un centro anti-stalking per le persone oppresse dai silenti aggressori ?

Soltanto Papa Francesco ha mostrato sinceramente la volontà di voler far luce su questo fatto criminoso mentre gli altri precedenti vicari del Cristo in Terra non hanno mostrato alcuna volontà di voler individuare i responsabili di un crimine commesso tra le mura della Casa del Signore e qui per il sommo rispetto che ho verso l'istituzione della Chiesa mi fermo in questo dialogo appassionato ed irato altrimenti vorrei esternare e gridare tutta la mia profonda rabbia ed indignazione.

Io sono con mamma Filomena e con Gildo Claps per la non riapertura della Chiesa all'amministrazione del culto cattolico.

Non mi pare nè corretto nè giusto voler riaprire tale Chiesa dove si è svolto un vero e proprio crimine.

Con encomiabile Affetto , Gianluigi Melucci 


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