ARNAUT DANIEL : CANTO XXVI PURGATORIO


  • Tan m'abellis vostre cortese deman
  • qu ieu no ma puesc mi voill a vos cobrire.
  • Ieu sui ARNAUT que plot e vai cantan
  • Consiros hai la passada filo e 
  • e vai jausen lo noi qu esper deman.
  • Sta via per per aquella valor 
  • qua vos guida al som SE l'escalina 
  • Sovenha via a Tampa SE ma dolor!

In tali versi si esprime il poeta e giullare ARNAUT DANIEL poeta del TROBAR CLUS ossia della lingua volgare occitanica che si apprende direttamente dal linguaggio materno e familiare.

Tale Poeta è l'unico al quale sia concesso di esprimersi per così tantiverso con la propria lingua materna nonostante per le sue passioni , anche non ricambiate per una nobildonna della Guascogna, Dante lo pone nella settima cornice dei lussuriosi per approfondire i risvolti intimi di un Amore sofferente e tormentoso.

Tanto che lo stesso Guido Guinizzelli , poeta stilnovista , identifica in ARNAUT il "miglior fabbro del parlare materno" superando in virtuoso talento il poeta trovatore Giraut de Bornelh originario della cittadina francese di Limoges.


Gianluigi Melucci Blogger 

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