LA VIOLENZA SESSUALE

In questi giorni la stampa internazionale si sta occupando dei reati di violenza sessuale quando il sesso diventa uno strumento perverso per ledere la dignità della persona e violare la libertà personale.

In effetti il pubblico ha memoria corta ma nel 1998 ( quasi vent'anni fa) scoppiò il caso turbinoso della stagista Monica Lewinsky che accusò l'allora presidente Bill Clinton di aver compiuto nei suoi confronti atti di molestia sessuale e proprio in quel caso mediatico comparve anche Weinstein , guru del big star system hollywoodiano, che pagò solidalmente con il presidente Clinton l'iperbolica cifra di 10.000 dollari per poter estinguere tale reato che è prescrittibile negli States in 3 anni mentre non si prescrive in Gran Bretagna.

In Italia il reato di violenza sessuale si prescrive proporzionalmente alla pena inflitta che va da un tempo minimo di 5 anni ad un tempo massimo di 14 anni.

Ci siamo già dimenticati della TAHARRUSH ossia quella violenza collettiva compiuta con atti di libidine e conseguente congiunzione carnale ai danni di indifese donne durante la Primavera Araba e il caso di Amburgo quando durante la notte del Capodanno 2015 vennero violentate ben 400 donne.

Insomma casi mediatici sulle violenze sessuali ve ne sono a iosa soltanto che fin quando non ci toccano personalmente facciamo di tutto per dimenticarli invece che incominciare da oggi ad educare i giovani ragazzi e le giovani ragazze al rispetto della dignità umana del singolo individuo comprendendo come tali atti possono soltanto rovinare la vita delle persone violentate e di coloro che stanno intorno a tali persone.


Gianluigi Melucci Blogger 

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