SERATA D'ONORE : POESIA DI MAURO MACARIO ALLA MASCHERA MACARIO

                                                                                 SERATA D’ONORE




La pista deserta

la notte fuori orario

un circo evanescente

è dal secolo scorso

che ti sto aspettando

tu che mai ritardavi

una sola entrata in scena

ti presenti all’improvviso

dentro il cerchio della luce

con un vestito strampalato

largo il doppio a quadrettoni

un cilindro vecchio e liso

la faccia impiastricciata

come l’ultimo dei clown

ad arte ti nascondi

dietro una maschera lunare

d’occhi stupiti e innocenti

giocoliere tu diventi

per divertirmi in fondo al buio

giri anche su te stesso

con scarpe lunghe un metro

dalla bocca aperta in punta

che dovrebbero far ridere

ma non essere deluso

se un ricordo d’allegria

è confinato a un’altra età

la tua assenza mi ha cucito

un’ombra su misura

e non so dire chi dei due

è stato fatto prigioniero

torna pure alla ribalta

quest’assolo di sberleffi

d’espressioni strabuzzate

non può fermarsi ora

che gli applausi immaginari

ti portano per mano

tra una platea di memorie

una gamba alzi a gru

poi volteggi rallentato

in una danza surreale

di pupazzo senza fili

stasera sono io

il solo pubblico che hai

lo senti il mio silenzio

è un’ovazione senza fine

come allora incantato

a guardarti tra le quinte

per capire le alchimie

e gli intrugli del talento

ogni sera ti spiavo

nei ricami tratteggiati

da vero mimo virtuosista

di rimando con pudore

occhieggiavi il mio orgoglio

e era quello il tuo successo

che a nessuno confidavi

in equilibrio tra il mestiere

e una dedica privata

lo spettacolo è finito

nel camerino che diventa

un’astronave del passato

provo adesso a dialogare

nel tuo linguaggio senza suoni

e ti strucco un po’ alla volta

per ritrovarti come uomo

solo un padre senza tempo

che dà consigli sul domani

a un figlio troppo vecchio

ancora intatto di paure

come un bimbo di cristallo

che precipita dall’alto

ad ogni abuso di durezza

e che non smette di evocarti

in un circo inesistente

nella notte fuori orario….


                                                                          MAURO  MACARIO  

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