Sono trascorsi alcuni mesi sembrando soltanto che ieri sia volato nel cielo degli spiriti eletti Antonio Caggianese, morto tragicamente per un incidente sul luogo di Lavoro lo scorso 26 Febbraio.
Ognuno di noi preso dai propri impegni Personali e Professioniali ha già archiviato la storia come una delle tante pagine di cronaca che leggiamo ogni mattina prima di andare a lavoro oppure accompagnare i figli a scuola.
Invece dobbiamo tenere vivo il ricordo di queste persone semplici che erano felici di essersi realizzate con il lavoro che lo avevano ricercato , che avevano combattuto tra le Analisi dei curricula e gli interminabili colloqui di Lavoro per valutare capacità e competenze.... per poi ritrovarsi come il pastore errante di leopardiana memoria che muore soggiogato dal peso delle fatiche umane in una brevissima esistenza.
Allora ecco che la Rabbia si tramuta in Indignazione per non avere il coraggio di smuovere le reali situazioni che devono essere migliorate per tutelare il bene più sacro quale esso è la Vita che bisogna difenderla , amarla e tutelarla in ogni sua vitale manifestazione.
Non dobbiamo chiudere il cuore agli egoismi particolari ma aprirlo verso la fraterna solidarietà che ci possa finalmente rendere egualmente liberi.
Gianluigi Melucci Blogger
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