PER NON DIMENTICARE ANTONIO CAGGIANESE


Oggi 13 MAGGIO 2018 voglio sinceramente ringraziare GIUSI CAGGIANESE che vuole attraverso una petizione popolare istituire una proposta legislativa che contempli il reato di omicidio sul lavoro per poter rendere giustizia a suo fratello Antonio morto lo scorso 26 Febbraio in un incidente sul lavoro affinché ciò non si ripeta mai più e che le bianche morti non avvengano più.

Riporto integralmente l'intervista a Giusi CAGGIANESE.
1) Carissima Giusi è vero che vuoi proporre una legge che rubrica il reato di omicidio sul lavoro? 

Caro Gianluigi trovo assurdo che un datore di lavoro che si rende responsabile
della morte di un proprio dipendente attraverso il mancato rispetto di
procedure e protocolli durante il processo produttivo o attraverso la
mancanza parziale o totale di dispositivi di sicurezza, debba restare
impunito.

In Italia il potere legislativo spetta al parlamento, ma anche il
popolo, tramite una raccolta firme, può avanzare proposte di legge.

Questa è la mia intenzione.
Fare questa proposta di legge e farla
sottoscrivere a quante più persone possibile.
È solo un tentativo e non
so fino a che punto troverà sostegno.
Io comunque ci provo.

2) Hai provato dolore o indignazione per la morte di tuo fratello ? 

2) Il dolore è il sentimento che ha prevalso.
Ci siamo trovati di
fronte a questa tragedia senza sapere nulla su come fosse accaduta.
L'indignazione è subentrata dopo, dettata proprio dal fatto di non
sapere, non capire.
L'unica cosa certa è che mio fratello è morto mentre
lavorava.

3) Quali interessi aveva Antonio ? 

3) Antonio aveva come interesse principale il calcio.
Tifosissimo del
Potenza, che ha sempre sostenuto sin da bambino, seguendo la stessa
passione del padre.

Era anche molto tifoso del Milan.

Era un ragazzo molto legato alla famiglia e agli amici.
Un ragazzo
semplice, umile, disponibile con tutti.

Proprio questo suo modo di
essere ha fatto si che fosse amato e apprezzato da tutti.

4) Come vorresti che non fosse dimenticato Antonio?

4) Vorrei fondare una associazione a suo nome per sostenere dal punto
di vista psicologico e legale, i familiari delle vittime di infortuni
mortali sul lavoro.

Vi assicuro che ci si trova smarriti.
Si devono fare i conti con tante,
troppe cose e in un momento di dolore così forte, non si ha la lucidità
di capire e di seguire gli aspetti legali e burocratici che ne
conseguono.

Non so poi se riuscirò anche in ambito sportivo a farlo ricordare in
qualche modo.

Sicuramente continuerò ad essere molto presente, anche se non è
semplice, scrivendo di lui, parlando di lui, per far capire a tutti che
noi ci siamo e non dimentichiamo.

Per gentile concessione di Giusi CAGGIANESE 

Gianluigi Melucci Blogger 

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