SOGNALIBRO : LA NUOVA LIBRERIA MOTIVAZIONALE A POTENZA


Nella ridente e luminosa Potenza ritroviamo un' accogliente ed elegante libreria motivazionale gestita da Angela Di Maggio che ha sempre amato ed ammirato il significato profondo del Sogno .


"I dormienti sono operatori e cooperatori degli eventi del mondo" (Eraclito).


"Il sogno è l'infinita ombra del vero" (Giovanni Pascoli).


"Sogno, dunque sono" (August Strindberg).


"Sognando l'anima spesso divina le cose future" (Francois Rabelais)


"Chi nasce cade in un sogno come si cade in mare.
Se si annaspa per uscire all'aria,
come cercano di fare gli inesperti, si affoga." (Joseph Conrad)


"Al mondo, in conclusione, tutti sognano ciò che sono benché nessuno lo
sappia. Che cosa è la vita? Delirio? Che cosa è la vita? Illusione,
un'ombra, una finzione, e il maggiore dei beni è un'inezia; che tutta la vita
è sogno, e i sogni non sono che sogni" (Pedro Calderón de la Barca)


Nella Bibbia i sogni non sono più uno dei tanti elementi della divinazione su cui si interrogava il
mondo antico, ma semplicemente uno specchio di speranze e paure. Nel territorio brumoso
dell'Ade c'è posto per un Paese dei sogni, figli della Notte, potenza tenebrosa, più antica degli
dèi olimpici. Il sogno assume una valenza terapeutica nei santuari greci: il paziente si purifica
alle fonti sacre, e aspetta il sonno terapeutico in apposite stanze dette di incubazione. Il dio
visita l'ammalato, e in sogno lo guarisce o gli somministra delle prescrizioni, come ci
testimoniano tante iscrizioni votive.

Artemidoro è il primo a organizzare e sistematizzare un
repertorio simbolico basato su ben tremila sogni. Il legame tra sogno e salute si prolunga nel
Medioevo cristiano, come testimoniano molti episodi della Leggenda aurea, mentre la grande
pittura del Rinascimento utilizza con frequenza il sogno nel prediletto ambito simbolico.


A partire da Freud, il sogno si rivela per quello che veramente è: un paesaggio interiore e un
viaggio verso l'ignoto e il misterioso, uno strumento di rilevazione dell'interiorità che ci
introduce a una realtà diversa da quella ordinaria, ma trae i suoi materiali da quella stessa
realtà.

I sogni dimostrano una potenza destabilizzante, perturbante, che tuttavia ci aiuta a
capire meglio noi stessi, e dopo aver alimentato nei secoli letteratura e pittura trovano la loro
consacrazione figurativa nelle libere associazioni del Surrealismo.


Nel '900 il linguaggio che descrive il sogno si preoccupa sempre meno di espungere gli
elementi incongrui, anzi li accoglie come distintivi, segni di autenticità e originalità. Il sogno
diventa un ponte tra cielo e terra, presente e passato, razionale e irrazionale, realtà e illusione.

"Siate realisti, perseguite l'impossibile", prescriveva il motto napoleonico.


Ed è quello che ha realizzato Angela Di Maggio.



Gianluigi Melucci Blogger 


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