SILVANA MANGANO

Ritrovo sempre un'icona bellissima nella Donna che allatta al suo prosperoso seno un bimbo che rimane legato nel profondo inconscio al mito del tebano Edipo oppure abbandonarsi alle nude e bianche carni di un apocalittico Teorema per ritrovare quella perduta sensualità in un'attrice che ha saputo dare intense interpretazioni, graziate da un forte carisma che il volto stesso emanava alla macchina da presa.

Accanto a tale sensualità essa mostrava una tenerissima pudicizia sia nella sordomuta Assurdina Cai che nella Madonna del sogno di Giotto.

Senza contare il ruolo della straccivendola che rimpiazza Sordi a Modugno pur di vincere allo Scopone Scientifico oppure il delicatissimo ruolo drammatico della coraggiosa Edda Ciano nel magmatico Processo di Verona.

E poi ritrovare una Bellezza sfiorita nel Tempo nel viscontiano Morte a Venezia e nel melodrammatico OCI CIORNIE accanto ad un Amore mai dimenticato nell'uomo Marcello Mastroianni.

Una Donna che ha saputo dare brillanti prove drammatiche nella chiassosa e volgare signora del Gruppo di Famiglia in un interno alternando il ruolo dell'amante borghese in "Scusi lei è favorevole o contrario?" .

Una sensuale ed intelligente donna che il cinema italiano ha troppo spesso dimenticato non valorizzandone le sue indubbie qualità.


Gianluigi Melucci Blogger 

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