ELDORADO




 

Nel 1967 la Unilever (multinazionale anglo-olandese) prese possesso della “Toseroni”, famosa azienda italiana,  specializzata nella realizzazione di  gelati confezionati, mirati prevalentemente ad un giovane pubblico. Toseroni divenne Eldorado.


Dal 1968, Eldorado divenne molto presente su mercato italiano, affiancata da un'altra marca, sempre di proprietà Unilever : l' Algida.


Grazie ad una massiccia attività promozionale fatta anche di spot pubblicitari in Tv,   Eldorado divenne famosa. 


A fine anni '60, inizi anni '70,  il gelato industriale era di gran lunga più  venduto del gelato di produzione artigianale. Algida ed Eldorado si trovarono  a competere  con Motta e Alemagna che,  in quel momento erano i due brand “leader” del mercato gelataio e non se la cavarono male.


C'è da dire che comunque Eldorado aveva una marcia in più.
Per 40 anni ha cercato -riuscendoci- di differenziarsi dalle altre marche producendo gelati quanto meno assurdi – e non solo per bambini aggiungerei- vogliamo ricordarne qualcuno?



Nel 1998 il marchio Eldorado è migrato sotto Algida, che ovviamente ha ereditato i suoi prodotti di punta come il Cucciolone, il Liuk, il Fior di fragola, il Blob e il Calippo, che ancora possiamo trovare in commercio.


Preferì infatti portare avanti la “differenzazione” di prodotti per target, sotto un unico marchio (Algida) piuttosto che avere due marchi distinti che, per quanto possano essere della stessa famiglia, finivano per farsi “concorrenza” tra loro. 

Con Eldorado è scomparso anche EldoLeo.


Lo ricordate?




Eldoleo troneggiava, oltre che negli spot, nelle vignette umoristiche raffigurate sul Cucciolone, dove prima c'erano i personaggi Disney, (io le ricordo con paperino!)


Hanno provato a sostituirlo, dopo i primi anni di fusione, con una Mucca.


E infatti, nel 2011, è arrivato il Leone Max riprendere il suo posto nel rappresentare i gelati Algida per bambini.


La figura del leone riesce a riscuotere immediata simpatia, tra i più piccoli oltre che a stimolare voglia di avventura. E non è un caso che il sopracitato Leone Max sia il protagonista di alcuni cartoni su Boing.




GIANLUIGI  MELUCCI BLOGGER 


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