LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO (1971)


                                         LA  CLASSE  OPERAIA  VA  IN PARADISO 

Sono trascorsi diversi anni da quando l'operaio lombardo LULU' per portare a casa quei famigerati "20 sacchi in più" sulla busta paga , lavorava come un perfetto stakanovista per la produttività dell'azienda , ripetendo in maniera alienante " UN PEZZO - UN CULO - UN PEZZO - UN CULO " realizzando in maniera empirica la tanto citata e studiata alienazione marxista per il lavoro a cottimo per poi non avere un ' appagante vita sessuale con la sua nuova compagna e per addormentarsi sfinito , a fine cena , nel guardare la televisione che risultava essere per l'epoca quel temuto "OPPIO DEI POPOLI" o meglio del popolo italiano che si alza quando ancora era notte per recarsi in fabbrica al freddo e al ghiaccio e ne usciva che era ancora notte da quelle fabbriche sempre così , stranamente , uguali ed informi.

E poi trovarsi ferito nella sua profonda dignità umana quando viene licenziato in tronco dal datore di lavoro , quando perde l'affetto e la stima della su compagna e quando persino i compagni di lavoro gli voltano le spalle tanto da identificarsi nel personaggio lunare di MILITINA , interpretato magistralmente da Salvo Randone , attore poco ricordato dalla bellissima cinematografia italiana.

Ad oggi posso provare soltanto disinteressata e profonda ammirazione per Elio Petri , Ugo Pirro e Gian Maria Volontè che hanno realizzato questo capolavoro della cinematografia internazionale.


GIANLUIGI  MELUCCI  BLOGGER 

 

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