PIENA SOLIDARIETA' AGLI ALLEVATORI SARDI (11/02/2019)

                          PIENA  SOLIDARIETA'  AGLI ALLEVATORI SARDI 


I pastori sardi hanno spiegato  che rivendicano un prezzo del latte remunerativo di almeno un euro al litro, mentre oggi è pagato intorno ai 55 centesimi quello ovino e 44 centesimi quello caprino.


“Sveglia alle 5 del mattino per la prima mungitura che sarà ripetuta nel pomeriggio per ottenere da ogni pecora circa un litro di latte al giorno che viene pagato circa 60 centesimi al litro, una elemosina – sottolinea la Coldiretti – che non copre neanche i costi di allevamento e di alimentazione e spinge alla chiusura i 12mila allevamenti presenti in Sardegna”.


La regione – spiega l’associazione di categoria – è nel Mediterraneo la terra in cui è “più alta la concentrazione di pecore, quasi due ogni abitante” ed è la “regione in cui si trova il 40% delle pecore allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano (Dop), ma riconosciuti dall’Unione Europea ci sono anche il Fiore Sardo Dop e il Pecorino Sardo Dop.


Negli ultimi dieci anni in Italia è scomparso un milione di pecore per colpa di scelte industriali irresponsabili”.


Gli ‘alt’ alle autobotti erano iniziati con un singolo episodio nei giorni scorsi a Villacidro.


Sembrava un fatto isolato, subito condannato da associazioni e istituzioni.


E invece la protesta è esplosa. Prima ad Abbasanta, lungo la Statale 131, a 120 chilometri da Cagliari e a 80 da Sassari.


Poi una manifestazione con i pastori che rallentavano il traffico, poi il versamento di 30 quintali di latte sull’asfalto.


Il prodotto era all’interno di due cisterne, una dell’azienda Arborea e l’altra della Cooperativa allevatori ovini di Oristano, che sono state quasi completamente svuotate.



GIANLUIGI  MELUCCI  BLOGGER  

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