DANTE : IL POETA ,IL PENITENTE ,IL PELLEGRINO


 


Son trascorsi Settecento Anni da quando sei uscito dal Palcoscenico della Vita eppure hai raccontato i sentimenti umani tramite un Viaggio Ultra Terreno nei Tre Regni della Nuova Vita.

Hai descritto l ' Amore Autentico tra le anime di Paolo e Francesca.

Hai narrato l' Ultimo Viaggio dell' eroe dal multiforme ingegno Ulisse.

Hai fatto parlare l'anima trapiantata in un Albero dell' orgoglioso Pier Delle Vigne 

Hai scaturito il sentimento della pietas cristiana nell'anima del Principe Manfredi.

Hai trascritto la lingua d ' oc del poeta provenzale Arnault Daniel 

Hai ritratto la fierezza e l'orgoglio dell' anima di Piccarda Donati.

Hai chiesto alla Vergine Madre , figlia del tuo figlio , di poter incontrare Dio.

Io credo che ogni giorno bisognerebbe leggere almeno dieci versi della Commedia Dantesca perchè ci fanno sempre di più Amare la nostra Lingua Italiana ma ci fanno anche compagnia questi meravigliosi 100 canti in un viaggio dove si parla di tutto , si discute di tutto e ci si meraviglia di quanto la stessa nostra Vita sia così fragile , così eterea ma , al tempo stesso , così sublime tale da essere realizzata come un dono dalla nostra stessa Natura che è Madre nel momento della Creazione ma che continua ada esserlo in tutti i nostri importanti percorsi esistenziali.

Ma io voglio ancora stupirmi nel leggere questi mirabili versi del Poema Dantesco che ci fanno capire come la Vita stessa è il più bel regalo che Madre Natura ci abbia fatto 


S’io avessi, lettor, più lungo spazio
da scrivere, i’ pur cantere’ in parte
lo dolce ber che mai non m’avria sazio;138

ma perché piene son tutte le carte
ordite a questa cantica seconda,
non mi lascia più ir lo fren de l’arte.141

Io ritornai da la santissima onda
rifatto sì come piante novelle
rinovellate di novella fronda,144

puro e disposto a salire a le stelle.



GIANLUIGI  MELUCCI  BLOGGER  POTENTINO 

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