Carissimi lettori del blog oggi voglio segnalarvi la lettura di un libro uscito recentemente dal titolo originale “ NON SONO UNA BRAVA MAESTRA” dell’insegnante e psicologa Giusy Tartaro , di origini siciliane , alla sua prima fatica letteraria. Devo ammettere che la lettura di quest’opera mi ha fatto risvegliare certi soffusi e nostalgici ricordi di quando frequentavo le elementari . Ricordo le mie brave maestre che mi hanno trasmesso l’amore per la lettura e la conoscenza , che mi hanno insegnato ad essere obiettivo ed imparziale nel compiere una scelta , a ritrovare una mia personale dignità nell’apprendere le nozioni fondamentali delle materie umanistiche e scientifiche , a darmi la possibilità di far uscire dal mio corpo la mia creativa verve istrionica che utilizzavo durante le interrogazioni . Invece nel libro si realizza una introspettiva analisi della professione di Maestra ovvero di colei che deve insegnare alle future generazioni l’ Amore per la Vita ma anche l’Impegno continuo e costante a lottare per i propri ideali , per le proprie idee ma anche a Lottare per realizzare quella perfetta uguaglianza sociale che ogni uomo di buona volontà e carità aspira a realizzare nel breve percorso esistenziale seminando quei frutti maturati al tempo giusto per germogliare in un mondo in cui ogni singolo uomo è uguale ed ugualmente libero di fronte agli altri e di fronte alla Legge senza alcuna distinzione di sorta. Sicuramente dovremmo ripetere più volte al giorno le parole del signor G “ Non insegnate ai bambini / la falsa morale / è troppo stanca / potrebbe far male” oppure rivedere il pensiero umanista del priore di Barbiana che ai suoi alunni diceva sempre “ Nella vita deve sempre guidarci un solo scopo che la rende degna di essere vissuta : l’interesse a tutto ciò che ci circonda per rendere migliore questo mondo” . Si sa che in qualsiasi scuola si combatte l’eterna lotta tra Bene e Male , tra Nozionismo Puro e Intelligente Sapere , tra coloro che vogliono studiare l’universo per dare una risposta ai loro amori e ai loro dolori e coloro che vivono nell’assoluta indifferenza sperando soltanto in un remunerativo profitto senza rendersi conto di ciò che gli accade intorno. Ma attraverso questo libro io ho capito che la scuola è lo specchio vivente della società per cui se dobbiamo formare veri uomini occorre frequentare le scuole pubbliche elementari come le ho frequentate io nella frazione di Capodigiano accanto a figli di contadini , operai , carpentieri ed impiegati che devo ringraziare sentitamente se oggi sono un poeta impegnato a rendere l’Italia più bella e più vivibile con piccoli contributi nella vita quotidiana esercitando sempre l’azione del pensiero attraverso un’applicazione pratica , concreta e tangibile.
Per cui consiglio a tutti vivamente di leggere questo meraviglioso libro della bravissima scrittrice catanese alla quale porgo i miei più affettuosi e sinceri complimenti per aver scritto un’opera genuina , spontanea , intensa ed introspettiva.
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