CICCIO INGRASSIA
Carissimi Amici e Lettori del Blog , oggi in un particolare e lunare Lunedì
voglio rendere omaggio alla figura di uno straordinario Artista quale è il caro
Ciccio Ingrassia. Se ne è andato in punta di piedi quel 28 Aprile dell'anno
2003 in una solare e splendida Giornata incontrando al caffè di S.Pietro il suo
amico e compagno Franco Franchi per continuare a far ridere anche nel Paradiso
degli Artisti. Come non ricordare la sua faccia drammatica , composta dalla
tragedia dionisiaca e dalla bellezza dell'antica Trinacria, mentre cantava la
canzone "TANTO PE' MAGNA " dove diceva che canta l'83 % degli italiani mentre
l'altro 17 % compone e scrive canzonette. Ricordo ancora con nostalgico Affetto
la sua figura Esile , Alta e Dignitosa del personaggio di Cervantes in cui
incarnava proprio la figura del Cavaliere Errante dalla Triste Figura come
voluto dallo stesso Autore ; l'immobilità corporea del suo allampanato fisico
nel personaggio del kafkiano INGORGO dell'eccellente regista Luigi Comencini ;
la raffigurazione esatta di un personaggio del pittore EL GRECO nel personaggio
turpe e meschino del petriano TODO MODO tratto dal romanzo profetico del
siciliano Sciascia ; la dignitosa diffidenza verso l'Amore e la Carità
Cristiana nel pirandelliano personaggio di Don Lollò nell' episodio LA GIARA
tratto dal film KAOS dei fratelli Taviani ; la profonda umanità che traspare
dal suo sorriso nel muto pescatore del misconosciuto BIANCHI CAVALLI D'AGOSTO
per poi ripensare al lunare e surreale personaggio dello ZIO TEO che
nell'AMARCORD felliniano grida da sopra un albero " VOGLIO UNA DONNA !!!! "
mentre butta le pietre a coloro che vogliono redimerlo.
Mi vien da ridere , pensando alla mia elementare ingenuità che avevo all'età
di 8 Anni , nello spaventarmi ad alcune scene dell'ESORCICCIO che faceva il
verso a maghi e cialtroni della famosa S.Lucia della garibaldina Mentana ma
anche quando , insieme a Franco Franchi , diedero vita ad alcuni memorabili
scenette proposte per la televisione dove si rideva per l'equivoco dell'agenzia
di cambio scambiata per una casa di tolleranza e dove le azioni della Romana
Elettrica , la Perugina e l' Immobile Lombarda venivano scambiate per le
prestazioni di Mary Rose e Lolita ; dove si faceva il verso al Conte Ugolino
della Gherardesca ironizzando sul nobile personaggio dantesco , dove ci
rilassava nell'Agenzia Cuori Solitari tra un timido Franco e un astuto Ciccio
quando non esistevano ancora i social network come Facebook oppure Badoo ; dove
si rideva per l'ignoranza di Franco e la saggezza di Ciccio nel chiedere "
Quanti furono i 7 Re di Roma ? " oppure " Dove nasce il Po ? " - A Sanremo - "
Po po po po la la la " . Insomma ricordiamo anche le sue interpretazioni
teatrali nella commedia RINALDO IN CAMPO dove cantava TRE BRIGANTI E TRE SOMARI
con Franco Franchi e Domenico Modugno , IL CORTILE DEGLI ARAGONESI e GANO DI
MAGONZA puparo perfido e cattivo. E concludo con la frase recitata in
PARTITISSIMA (1967) dal caro Alberto Lupo
E FINISCE
COME SEMPRE IN UN PASTICCIO
TRA QUEL
FRANCO CON QUEL CICCIO.
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Perfetto e
sorridente Clown
visse
soltanto per l'Arte
lavorando
Sodo per il Pubblico
con Umiltà
e Dignità.
Dedicata con Affetto a Ciccio Ingrassia
Carissimi Amici e Lettori del Blog , oggi in un particolare e lunare Lunedì
voglio rendere omaggio alla figura di uno straordinario Artista quale è il caro
Ciccio Ingrassia. Se ne è andato in punta di piedi quel 28 Aprile dell'anno
2003 in una solare e splendida Giornata incontrando al caffè di S.Pietro il suo
amico e compagno Franco Franchi per continuare a far ridere anche nel Paradiso
degli Artisti. Come non ricordare la sua faccia drammatica , composta dalla
tragedia dionisiaca e dalla bellezza dell'antica Trinacria, mentre cantava la
canzone "TANTO PE' MAGNA " dove diceva che canta l'83 % degli italiani mentre
l'altro 17 % compone e scrive canzonette. Ricordo ancora con nostalgico Affetto
la sua figura Esile , Alta e Dignitosa del personaggio di Cervantes in cui
incarnava proprio la figura del Cavaliere Errante dalla Triste Figura come
voluto dallo stesso Autore ; l'immobilità corporea del suo allampanato fisico
nel personaggio del kafkiano INGORGO dell'eccellente regista Luigi Comencini ;
la raffigurazione esatta di un personaggio del pittore EL GRECO nel personaggio
turpe e meschino del petriano TODO MODO tratto dal romanzo profetico del
siciliano Sciascia ; la dignitosa diffidenza verso l'Amore e la Carità
Cristiana nel pirandelliano personaggio di Don Lollò nell' episodio LA GIARA
tratto dal film KAOS dei fratelli Taviani ; la profonda umanità che traspare
dal suo sorriso nel muto pescatore del misconosciuto BIANCHI CAVALLI D'AGOSTO
per poi ripensare al lunare e surreale personaggio dello ZIO TEO che
nell'AMARCORD felliniano grida da sopra un albero " VOGLIO UNA DONNA !!!! "
mentre butta le pietre a coloro che vogliono redimerlo.
Mi vien da ridere , pensando alla mia elementare ingenuità che avevo all'età
di 8 Anni , nello spaventarmi ad alcune scene dell'ESORCICCIO che faceva il
verso a maghi e cialtroni della famosa S.Lucia della garibaldina Mentana ma
anche quando , insieme a Franco Franchi , diedero vita ad alcuni memorabili
scenette proposte per la televisione dove si rideva per l'equivoco dell'agenzia
di cambio scambiata per una casa di tolleranza e dove le azioni della Romana
Elettrica , la Perugina e l' Immobile Lombarda venivano scambiate per le
prestazioni di Mary Rose e Lolita ; dove si faceva il verso al Conte Ugolino
della Gherardesca ironizzando sul nobile personaggio dantesco , dove ci
rilassava nell'Agenzia Cuori Solitari tra un timido Franco e un astuto Ciccio
quando non esistevano ancora i social network come Facebook oppure Badoo ; dove
si rideva per l'ignoranza di Franco e la saggezza di Ciccio nel chiedere "
Quanti furono i 7 Re di Roma ? " oppure " Dove nasce il Po ? " - A Sanremo - "
Po po po po la la la " . Insomma ricordiamo anche le sue interpretazioni
teatrali nella commedia RINALDO IN CAMPO dove cantava TRE BRIGANTI E TRE SOMARI
con Franco Franchi e Domenico Modugno , IL CORTILE DEGLI ARAGONESI e GANO DI
MAGONZA puparo perfido e cattivo. E concludo con la frase recitata in
PARTITISSIMA (1967) dal caro Alberto Lupo
E FINISCE
COME SEMPRE IN UN PASTICCIO
TRA QUEL
FRANCO CON QUEL CICCIO.
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Perfetto e
sorridente Clown
visse
soltanto per l'Arte
lavorando
Sodo per il Pubblico
con Umiltà
e Dignità.
Dedicata con Affetto a Ciccio Ingrassia
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