IL POSTINO DELLA SIERRA LEONE

IL
POSTINO DELLA SIERRA LEONE




ROMA 25 LUGLIO 2013


Carissimo Signor T. , dopo un periodo di reciproca stasi , dovuto all'essere
completamente inghiottito nella voragine della quotidiana routine , ho deciso
di scriverti per poter dialogare con un buon amico quale sei tu.
Sappi che , ultimamente , ho appreso dai giornali che nello stato della Sierra
Leone si verificano continuamente lotte intestine per l'affermazione della
amata-odiata Democrazia e per la rivendicazione della Tutela dei diritti
Umani.
Vorrei poter , un giorno non lontano , mandare un postino che consegni alla
comune gente messaggi come "Non è venuto ancora il Tempo / per veder sbocciare
i mandorli in fiore / mentre la Luna , a guisa di lama tagliente , taglia e
riposa nell'oceano dei sentimenti" oppure " Nell'infelicità dei malvestiti
bambini / il Cuore zampilla il più acuto dolore" . Vorrei poter con una
modesta bicicletta andare casa per casa a portare pane , vino e allegria con un
sorriso da clown. Vorrei poter confortare i miei fratelli divulgando la
Speranza del Vivere senza dover attendere la ricercata Libertà nella Morte.
Vorrei incontrare una bella donna , esprimerle i miei sentimenti con pudore e
tenerezza per poi stringerla fra le mie braccia nella fraternità di chi apre il
cuore alle passioni forti e ai dolori acuti ma che non dispera nel continuo
motore della Vita , creatrice potenziale dei progetti e delle ambizioni , per
poter poi esprimere seduto sulla falce della Luna , ad alta voce " Rivedo mia
Madre / tornar dai campi arati / rossa nello stanco Viso / bella come una mela
/ a corrermi incontro / nella strada della Riconoscenza".



Con affetto , Gianluigi Melucci

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