INTERVISTA AL TRIO COMICO LUCANO LA RICOTTA
Carissimi Amici del mio affezionato Blog lunedì 2 Settembre 2013 , in ricorrenza dei festeggiamenti di S.Gerardo Maiella , Patrono delle Mamme e dei Bambini , nell'ameno comune di Muro Lucano si sono esibiti oltre al Maestro Amedeo Minghi , all'attore Vincenzo Failla e al regista Giampiero Francese anche il noto trio comico lucano LA RICOTTA con i suoi mirabili mini atti unici teatrali che dal 1988 suscitano ilarità e commozione nell'intera penisola tanto da renderci orgogliosi di essere conosciuti in ogni parte d'Italia dai fratelli Tonino e Peppe Centola e il loro caro Amico Mario Ierace. Prima di iniziare lo spettacolo Mario Ierace ha concesso gentilmente questa breve intervista che vi riporto integralmente :
1) Dopo 25 anni di Menage a quale mini atto teatrale siete ancora particolarmente legati ?
Ogni pezzo teatrale ci ha segnati, ma credo che lo sketch della "Chiesa" sia stato quello più importante, più emozionante, che ha lasciato il segno in ognuno di noi.
2) Incontrate una persona durante un viaggio , ditegli qualcosa che lo incuriosisca sulla Lucania ?
La Lucania è una terra stupenda, fatta di mari e monti, di gente ospitale, terra piena di storia antica, piena di lucani che vogliono esprimersi in qualcosa.
3) Quale consiglio dareste ad un ragazzo che vuole affacciarsi nel mondo dello spettacolo ?
Di partecipare a quanti più concorsi comici ci siano in giro, confrontarsi con gli altri ti fa crescere. Non aver paura di osare. Scoprire dopo un po' se si ha davvero talento per questo mestiere, sincerarsi che c'è davvero qualcosa per poi crederci e continuare…osare.
4) Quando ideate un mini atto a cosa vi ispirate per trarre dall'umana tragedia una rosea commedia ?
Tutti i nostri sketch parlano di vita quotidiana, una fila alle poste, una in ospedale, tre vecchiette in chiesa, una situazione comica in una banca...poi trasformiamo il tutto in veste comica, ma è pur sempre vita quotidiana.
5) Secondo il Vostro Giudizio quale comico è il Maestro della Vis Comica?
Ognuno di noi, probabilmente ha un suo idolo, se volgiamo chiamarlo così. Personalmente non credo che ci sia un padre della comicità su tutti. Ci sono i grandi, quello sì, ma ognuno di noi, nel suo ambiente, nel suo teatro o nella sua piazza, può essere un grande. maestri non ce ne sono, siamo sempre alunni, non smettiamo mai di imparare. Eduardo de Filippo scrisse una commedia "gli esami non finiscono mai".
6) Avete progetti futuri ? Quali sono ?
Sì ce ne sono diversi, sia teatrali che televisivi, progetti che spesso non sviluppiamo perché non dipendono dalla nostra volontà, noi ce la mattiamo tutta. Non stiamo qui ad elencarli perché se mai non dovessero avverarsi risulteremmo esibizionisti e bugiardi…ci sono.
7) Quando guardate uno spettacolo teatrale siete più spettatori oppure più critici ?
Io personalmente divido le due cose, le vedo entrambe, sarà un difetto e a volte per questo motivo non riesco a godermi lo spettacolo per intero.
8) Qual ' è l'ultimo libro che avete letto durante quest'estate?
Io, l'ultimo di Gramellini "quattro etti d'amore, grazie".
9) E' Difficile oggi far ridere senza scadere nel trash ? Esiste ancora la risata Grassa nata da una Smorfia?
Certo che esiste, consideriamo le nostre "di pancia" quelle di una volta, quelle per intenderci, di Totò, i fratelli marx, Chaplin, è facile cadere, è facile scadere, dobbiamo sempre fare molta attenzione.
10) Esprimete con un solo aggettivo il contatto che avete ogni sera con il pubblico?
Emozionante
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