L’ ultimo tango di Charlot ( libro di Fabio Stassi )
Carissimi lettori del blog oggi voglio segnalarvi la lettura molto interessante ed
introspettiva dell’ultima fatica letteraria dello scrittore Fabio Stassi , di origini
siciliane , ma che da molti anni vive a Roma come un semplice bibliotecario , che ha
deciso di pubblicare questa bellissima storia edita dall’editore Sellerio , vincitrice del
Premio Cielo d’Alcamo 2012 , che mi ha particolarmente affascinato ed emozionato.
La storia narra dell’incontro , avvenuto nella Notte di Natale , tra il genio della
comicità Charles Chaplin , meglio noto a tutti come l’eterno vagabondo Charlot , e la
lugubre ed accattivante Signora Morte che è venuta a portare nel regno di Persefone il
vagabondo innamorato della Vita con tight , bombetta , baffetti e bastone che ha fatto
ridere milioni e milioni di persone in tutto il mondo.
Da quest’incontro si realizza un patto tra la Comicità e la Morte ; la Morte potrà
eseguire il suo triste ufficio se non riderà alle movenze della maschera Charlot e da
questo reciproco accordo s’ intreccia la storia tragicomica di un uomo che ha lottato
duramente per affermare la sua personalità nel mondo , che ha fatto commuovere
intere generazioni con “ Il monello” , che ha fatto ridere con “ La febbre dell’oro”
e “ Il Circo” , che ha fatto meditare con “ Tempi Moderni” e che ha ripercorso le
sue umili origini attraverso il personaggio di Calvero nel capolavoro “ Luci della
Ribalta”. E’ riuscito a sostituire il barbiere ebreo nel dittatore Hitler allo scoppio
della seconda guerra mondiale imitando perfettamente le sue movenze , i suoi gesti e
le sue aspirazioni rovesciando direttamente l’icona della razza pura ed ariana nonché
il totalitarismo nazionalsocialista che ha comportato soltanto una successiva “ inutile
strage” che ha toccato i vertici del Male nel genocidio del popolo ebraico.
Ma , al tempo stesso , ritroviamo anche un individuo malinconico , pacato , riflessivo
che ha vissuto senza la guida di un padre , senza i consigli di una madre , che non ha
ricevuto dalla Vita la costanza di Amare sempre la stessa Donna sia nei giorni belli
che in quelli meno belli , sia nel suo splendore che nella sua vecchiaia. Una maschera
capace di dipingere di roseo colore la tragedia dell’esistenza umana contrapposta
tra l’Essere e il Nulla , che ha sempre sostenuto che vivere anche un solo giorno
senza ridere è come perdere irrimediabilmente la Bellezza di ogni singolo giorno per
cui bisogna sempre essere Allegri e Felici anche quando tutto l’Universo ci crolla
addosso , quando sembra che tutto sia finito e non c’è via di scampo , bisogna sempre
Ridere perché il nostro piangere fa male a noi stessi ma anche a tutte le persone
che circondano con piccoli gesti il nostro viver quotidiano. Per cui come Charlot
dobbiamo render opportunità positive i nostri eventi negativi non prendendoci troppo
sul serio e non abbandonandoci a facili e irrequieti sentimentalismi di ogni sorta ,
soltanto così possiamo vincere la nostra quotidiana battaglia contro Thanatos e
Athena. Per cui consiglio vivamente di leggere questa bellissima storia che può essere
lezione importante di Vita per ognuno di noi nel suo piccolo mondo e , nell’ultimo
tango tra Charlot e la Morte , rivedo la scena finale di Tempi Moderni in cui il
Vagabondo invita la sua amata compagna a sorridere lungo il Viale di una Gloriosa
Esistenza che ci rende preziose gocce nell’immensità della lussureggiante Terra.
Carissimi lettori del blog oggi voglio segnalarvi la lettura molto interessante ed
introspettiva dell’ultima fatica letteraria dello scrittore Fabio Stassi , di origini
siciliane , ma che da molti anni vive a Roma come un semplice bibliotecario , che ha
deciso di pubblicare questa bellissima storia edita dall’editore Sellerio , vincitrice del
Premio Cielo d’Alcamo 2012 , che mi ha particolarmente affascinato ed emozionato.
La storia narra dell’incontro , avvenuto nella Notte di Natale , tra il genio della
comicità Charles Chaplin , meglio noto a tutti come l’eterno vagabondo Charlot , e la
lugubre ed accattivante Signora Morte che è venuta a portare nel regno di Persefone il
vagabondo innamorato della Vita con tight , bombetta , baffetti e bastone che ha fatto
ridere milioni e milioni di persone in tutto il mondo.
Da quest’incontro si realizza un patto tra la Comicità e la Morte ; la Morte potrà
eseguire il suo triste ufficio se non riderà alle movenze della maschera Charlot e da
questo reciproco accordo s’ intreccia la storia tragicomica di un uomo che ha lottato
duramente per affermare la sua personalità nel mondo , che ha fatto commuovere
intere generazioni con “ Il monello” , che ha fatto ridere con “ La febbre dell’oro”
e “ Il Circo” , che ha fatto meditare con “ Tempi Moderni” e che ha ripercorso le
sue umili origini attraverso il personaggio di Calvero nel capolavoro “ Luci della
Ribalta”. E’ riuscito a sostituire il barbiere ebreo nel dittatore Hitler allo scoppio
della seconda guerra mondiale imitando perfettamente le sue movenze , i suoi gesti e
le sue aspirazioni rovesciando direttamente l’icona della razza pura ed ariana nonché
il totalitarismo nazionalsocialista che ha comportato soltanto una successiva “ inutile
strage” che ha toccato i vertici del Male nel genocidio del popolo ebraico.
Ma , al tempo stesso , ritroviamo anche un individuo malinconico , pacato , riflessivo
che ha vissuto senza la guida di un padre , senza i consigli di una madre , che non ha
ricevuto dalla Vita la costanza di Amare sempre la stessa Donna sia nei giorni belli
che in quelli meno belli , sia nel suo splendore che nella sua vecchiaia. Una maschera
capace di dipingere di roseo colore la tragedia dell’esistenza umana contrapposta
tra l’Essere e il Nulla , che ha sempre sostenuto che vivere anche un solo giorno
senza ridere è come perdere irrimediabilmente la Bellezza di ogni singolo giorno per
cui bisogna sempre essere Allegri e Felici anche quando tutto l’Universo ci crolla
addosso , quando sembra che tutto sia finito e non c’è via di scampo , bisogna sempre
Ridere perché il nostro piangere fa male a noi stessi ma anche a tutte le persone
che circondano con piccoli gesti il nostro viver quotidiano. Per cui come Charlot
dobbiamo render opportunità positive i nostri eventi negativi non prendendoci troppo
sul serio e non abbandonandoci a facili e irrequieti sentimentalismi di ogni sorta ,
soltanto così possiamo vincere la nostra quotidiana battaglia contro Thanatos e
Athena. Per cui consiglio vivamente di leggere questa bellissima storia che può essere
lezione importante di Vita per ognuno di noi nel suo piccolo mondo e , nell’ultimo
tango tra Charlot e la Morte , rivedo la scena finale di Tempi Moderni in cui il
Vagabondo invita la sua amata compagna a sorridere lungo il Viale di una Gloriosa
Esistenza che ci rende preziose gocce nell’immensità della lussureggiante Terra.
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