LETTERA APERTA AD ETTORE SCOLA
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ROMA CINECITTA' 18 GIUGNO 2014
Carissimo Ettore , oggi provo un immenso piacere nello scriverti questa mia Epistola , sperando , chissà , in un Domani di poterti incontrare ed abbracciare , esprimendo tutta la mia Stima e il mio Affetto verso la tua Persona.
Oggi sto pensando al mio innato Amore per il Cinema , sai , sin da bambino , la Domenica Pomeriggio andavo alla SALA ROMA , gestita dal caro e straordinario Tonino Trotta , per vedermi con le 5000 Lire di allora una Bella Storia Narrata dalla Settima Arte che mi rendeva felice come un Bambino che , scartando l'uovo di Pasqua , trova il pupazzo di Paperino ( oggi compie 80 anni ma non sembra dimostrarli) per poi andare a gustarmi un gelato all'amarena e al pistacchio lungo la Via Roma dell'ameno comune di Muro Lucano parlando con mia Madre , con mio Zio Gennaro , con qualche amico come Danilo , Giuseppe e Fabrizio del film appena visto, facendo i nostri commenti sull'interpretazione di quell'attore oppure gli apprezzamenti su quell'attrice famosa.
In effetti , secondo il mio modesto parere , occorre far riscoprire la Bellezza del Cinema con iniziative , eventi e dibattiti fatti nei circoli , nelle piazze ma anche nei caffè letterari per apprezzare quell'Arte di far rivivere in 110 Minuti una Storia che accomuna tante persone delle più disparate classi sociali per farle Ridere ma anche per farle Riflettere andando oltre quella cultura consumistica che predilige determinati spettacoli per omologare e conformare le nuove generazioni senza farle allenare al Dubbio e alla Critica Riflessione dell'empirica Realtà Circostante.
Sai in questi giorni ho pensato che potessi dirigere un film sulla storia del Partito Democratico dalla sua antica genesi nell'Ulivo di Prodi sino al suo Trionfo Elettorale alle Recenti Europee con Matteo Renzi intitolato magari UNA GIOVENTU' RUBATA.
Ho iniziato ad Amarti quando vidi per la prima volta al Bella Film Festival l'incommensurabile capolavoro "TREVICO-TORINO : VIAGGIO NELLA FIAT - NAM " dove descrivi con Straordinaria Poesia le vicende dell'emigrato Santospirito nella fredda Torino dove si incontravano i meridionali per lottare contro la povertà , l' indigenza , le precarie condizioni sociali ed economiche , sempre con il cuore rivolto all'amato Sud così come oggi i c.d. extra-comunitari si riuniscono qui a Roma per poi inviare i soldi alle loro famiglie nel Bangladesh , nella Somalia e nel Camerun avendo pietà per coloro che , con la valigia di cartone , lasciano la loro Terra per poi ritrovarne una Terra Promessa ? Non dimenticherò mai la frase di mio Nonno che diceva con dolce amarezza "Quando vivevo a Losanna vi erano dei Negozi dove c'era un cartello con su scritto che era vietato l'ingresso ai cani e ai meridionali.... Secondo te se io stavo bene a casa potevo mai emigrare in Svizzera ? " .
Poi ti ho visto recentemente al TIBUR con il bellissimo "CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO " e , qualche sera , ho rivisto un vero e proprio pamphlet sul sistema giudiziario italiano ( ancora attuale ) con uno straordinario Tognazzi che interpreta il Commissario Pepe.
Ma ti voglio fare una confidenza , caro Ettore , quando voglio scrivere una poesia oppure un racconto , per ritrovare intoccabili e preziose Emozioni nel mio Animo , rivedo sempre con piacere CHE ORA E' in cui la coppia Troisi - Mastroianni realizza un Rapporto Difficile , Contradditorio ma sempre dal profondo Risvolto Umano tra Padre e Figlio.
Ti Saluto con Affetto Ettore , Gianluigi Melucci
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