INTERVISTA A BIANCA NAPPI

 

 

                                                                   INTERVISTA ALL'ATTRICE BIANCA NAPPI

 

                                                                                   RE(L)AZIONI di NEIL BUTE

 

 

 

A) IL 3 luglio presentiamo nuovamente Re(l)azioni nell'ambito della bella rassegna estiva della Casetta Rossa alla Garbatella.

 

 Re(l)azioni è composto da tre monologhi inediti in Italia di Neil LaBute, celebre drammaturgo americano che è molto caro al   regista dello spettacolo, Marcello Cotugno.

 

 Sono momenti, storie di tre donne molto diverse, interpretate da me, che raccontano, attraverso le esperienze in cui sono coinvolte, in che modo si sta evolvendo o involvendo la relazione fra maschile e femminile.

 

Si tratta di uno spettacolo a tratti molto ironico e grottesco, che fotografa in qualche modo il mondo dei rapporti interpersonali oggi.

 

 

B) La passione per il teatro e la recitazione ce l'ho da molto piccola e ho iniziato da adolescente a collaborare con compagnie locali in Puglia; avendo origini partenopee però, ovviamente uno dei primi autori che ho letto e che continuo a considerare un genio è stato Eduardo De Filippo :

 

 Un artista immenso e un drammaturgo che ha scritto ruoli femminili favolosi.

 

Sono poi un'appassionata di Moliere e seguo con molto interesse anche la drammaturgia contemporanea; non a caso infatti con Re(l)azioni porto in scena un drammaturgo ancora vivo e persino giovane!

 

 

C) Ho avuto occasione di lavorare, sempre in teatro, in ambito internazionale; per esempio l'anno scorso ho fatto uno spettacolo al festival di Epidauro in Grecia e ho conosciuto molte compagnie europee: devo dirti che i problemi sembrano essere sempre gli stessi!

 

 Non è facile né scontato portare il pubblico a teatro, in nessuna parte del mondo,poiché negli ultimi decenni la comunicazione ha subito un'accelerazione incredibile e spesso il pc si sostituisce all'esperienza dal vivo!

 

 Detto questo, che serve solo ad incoraggiare chi fa teatro a farlo sempre meglio in modo da poter offrire un'esperienza unica, va detto che in Italia un certo conservatorismo artistico e culturale non sempre facilita chi di teatro vive e, di conseguenza, anche chi dovrebbe o potrebbe andare a teatro.

 

D) Sicuramente i tre personaggi di Re(l)azioni mi stanno dando e mi hanno dato molte soddisfazioni; questa infatti è anche la prima volta che faccio un monologo, il che significa impegno e dedizione totali.

 

 Ricordo però con piacere anche molti altri ruoli, ad esempio quello di Elena in "L'inserzione" di Natalia Ginzburg, un'altra autrice che andrebbe rappresentata di più secondo me.

 

E) Sia il teatro, che il cinema o la tv sono mezzi di comunicazione interessanti per chi fa l'attore; in modi diversi infatti ti permettono di crescere, di far conoscere il tuo lavoro a più persone possibili e quindi di diventare un attore sempre più completo.

 

 Personalmente, da questo punto di vista, mi sento "onnivora", nel senso che, se il ruolo mi appassiona o mi offre la possibilità di dare qualcosa in più, mi sento soddisfatta indipendentemente dal mezzo di comunicazione usato.

 

 

 F) Per le vacanze forse farò un giro in Albania, una terra molto vicina eppure ancora così lontana per noi italiani; ho letto che c'è una natura meravigliosa e vorrei scoprirlo meglio.

 

Sto leggendo "Il re pallido" di David Foster Wallace; un romanzo molto impegnativo che si sviluppa intorno al concetto di noia... Non proprio una Lettura da Spiaggia!!

 

 Più che pugliese poi, devo dire che mi sento profondamente e orgogliosamente meridionale, portatrice quindi di quella vivacità e quell'umanità così presenti al Sud, che spesso noi per primi ignoriamo e invece dovremmo abituarci ad esaltare e a coltivare.

 

 

                                                                                                   Con  Affetto ,  BIANCA  NAPPI

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