LA SINDONE DEL DIAVOLO : IL NUOVO ROMANZO DI GIULIO LEONI
Caro Gianluigi, ecco le risposte, e grazie a te per averle chieste1) Carissimo Giulio , Dante Alighieri è mai stato un Investigatore come un arcaico Sherlock Holmes ?Storicamente non esiste alcuna prova o documento che provi come il poeta si sia interessato direttamente a un crimine. Anche se tutta la sua opera in fondo non è che una geniale riflessione sul male e sui delitti che a esso si accompagnano. La stessa Divina Commedia è anche una sorta di Summa Criminalis, in cui tutte le colpe dell'umanità vengono sviscerate e sanzionate. Resta comunque il fatto che Dante aveva tutti gli strumenti, dall'acume alla grande preparazione logica, dalla vigoria fisica alla capacità di analisi, propri di un grande investigatore.2) Nel Romanzo si parla di Venezia. Allora ti chiedo Dante è mai stato a Venezia ? Si può desumere che sia stato a Venezia attraverso la descrizione dell'Arsenale della Laguna nel XXI Canto dell' Inferno ?Dante è stato quasi sicuramente più volte a Venezia, prima ancora della missione diplomatica che vi condusse l'anno della sua morte. Come per la città di Roma, vi sono passi della Commedia che indicano chiaramente come egli la conoscesse bene, sia sul piano politico che su quello urbanistico e architettonico. Che vi si sia recato specificamente in occasione della venuta di Arrigo VII è solo una mia congettura, basata sul fatto che non si conosce quasi nulla degli spostamenti del poeta in quel periodo.3) Giulio , secondo te , Dante è riuscito a realizzare una Descrizione Originale sia della Decuria dei Diavoli nei canti XXI e XXII Inferno che dello stesso Lucifero nel XXXIV dell' Inferno ?Dante nelle Malebolge ci fornisce una descrizione quasi divertita dei diavoli, esseri sì spaventosi ma anche storditi e dalla ferocia inconcludente, secondo un certo gusto popolaresco tipicamente medievale. In altri passaggi invece i "neri cherubini" sono molto più terribili e in linea con la visione ortodossa degli angeli del male. Questa è una caratteristica di tutta l'opera dantesca, che alterna tra tradizione classica (Caronte, Medusa, Gerione) e impianto figurativo medievale come appunto nella figura finale di Satana, che riassume in sé tutte le brutture tradizionalmente attribuite al demonio, a cominciare da quelle fisiche.4) Attualmente nella scena politica nazionale chi , secondo te ,potrebbe rappresentare la Figura di Arrigo VII ?Difficile rispondere, Arrigo è stata una figura complessa, generosa e feroce, nobile e ingenua, abile ma anche soggetto a errori politici clamorosi. Dalla sua parte una sincera ammirazione per l'impero romano, e un vivo desiderio di restaurarne in qualche forma le strutture. Francamente oggi non vedo nessuno che possa essere considerato un possibile salvatore della patria.5) Giulio , il fatto che IL TIMES abbia elogiato il Romanzo ti inorgoglisce ? Dante è molto apprezzato anche in Inghilterra ?Mi ha fatto molto piacere, naturalmente, come in genere ogni apprezzamento ricevuto all'estero. Questo sia per me, sia soprattutto come omaggio implicito alla grandezza del poeta. Che è naturalmente ben conosciuto in Inghilterra, come lo è in genere tutta la migliore cultura italiana. Parlo naturalmente dello strato colto della popolazione, che però non è esiguo.6) Tra i Romanzi che hai dedicato a Dante , a quale sei maggiormente legato ?Difficile rispondere, ognuno è importante per qualche elemento. Ho sempre cercato di non ripetere mai temi e atmosfere, proprio per evitare l'effetto seriale che sarebbe offensivo prima di tutto se riferito a Dante. I cinque romanzi sono tutti diversi tra di loro, e ognuno di essi analizza soprattutto un aspetto della personalità del poeta: il suo mondo poetico nella Medusa, L'erotismo nel Mosaico, le conoscenze logiche e scientifiche nella Luce, la sua crisi morale e religiosa nella Crociata e infine il suo immaginario nella Sindone. No, non saprei proprio scegliere.7) Un ultima Domanda : Quale cantica apprezzi , ancor oggi , dopo essere stato studente ? Quale figura della Commedia ami di più ?Bè, ovviamente è l'Inferno la cantica che mi accade più spesso di richiamare alla memoria. Quanto ai personaggi, la Commedia è una galleria inesauribile: ma se proprio dovessi sceglierne uno alla fine indicherei Ulisse.GRAZIE 1000 GIULIOGIULIO LEONI
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