TELEDANTE : INTERVISTA AL SIMPATICO ALDO ONORATI

 
 
                                                                         TELEDANTE
 
                       INTERVISTA  AL  SIMPATICO  ALDO  ONORATI 
 
 
 
 
 

 

 

1) Dante Alighieri , nel Paradiso , non cita , nè nomina  mai S.Giuseppe , Casto Sposo della Vergine Maria. Per quale ragione secondo i tuoi Approfonditi Studi Danteschi ? Oppure lo cita , di nascosto , nel XXXIII canto del Paradiso ?

 

 

R.- Se  si considerano attentamente certi silenzi, balza agli occhi anche il nome di Ponzio Pilato: possibile che Dante abbia ignorato uno dei personaggi fondamentali per la storia cristiana? 

 

 Gli studiosi antichi e moderni hanno sospettato che egli sia "colui/ che fece per viltà il gran rifiuto" (anziché Celestino V, il quale, essendo stato innalzato agli altari nel 1313, non poteva essere messo all'Inferno da Dante, cattolico, che avrebbe così peccato di empietà scandalosa). Allo stesso modo pare assurda la dimenticanza del padre putativo di Gesù, san Giuseppe.

 

 Personalmente sono del tutto d'accordo con chi ha iniziato a esplorare le "presenze" anche negli acrostici ( "Iosep Av", cioè Ave, Giuseppe, si trova, in forma di acrostico, all'inizio di ogni terzina dal diciannovesimo verso del Paradiso, XXXIII canto, fino al trentasettesimo). Dante va letto ed esaminato su tanti piani di lettura.

 

2) Carissimo Aldo , è vero che Dante inserisce nel Paradiso 2 Prostitute?  Parlaci di questa innovativa scelta .

 

R.- Le "scelte innovative" del Poeta sono moltissime. Ho scritto un libro intitolato "Dante e l'omosessualità" dimostrando, inequivocabilmente (e tutta la critica mi ha dato ragione) che l'Alighieri distingue fra vari omosessuali, anche se li pone tutti all'Inferno per il "peccato contro natura".

 

 A certi, i quali hanno bene operato in politica e nella logica di aspetti morali fondamentali, egli rivolge anche lodi chiare (basta non fermarsi al XV canto, ma scandagliare il XVI che è più importante). In Paradiso pone Cunizza da Romano (sorella dell'efferato Ezzelino, donna di grandi amori e numerosi amanti) e Raab, la meretrice di Gerico.

 

 Dante pospone a meriti superiori delle due donne il peccato della "dissolutezza dei sensi", qualcosa di più della lussuria. Inutile dilungarmi qui sui meriti che il Poeta prende a testimonianza del premio in Paradiso: importante è leggere Dante anche fra le righe e considerarlo un "teologo a se stante", un uomo elastico, nonostante le sue invettive, umanissimo e teso al "futuro". Infatti, è il più moderno ed attuale dei nostri autori. 

 

3) Secondo te , Dante aveva pietà e compassione verso gli Omosessuali ?  Che rapporto aveva con il peccato della Lussuria ?

 

 

R.- Come ho spiegato prima, l'Alighieri  era principalmente uomo che ha vissuto e sofferto. Per lui i peccati veri erano altri dalla lussuria e dall'omosessualità. Infatti, sviene di fronte alle lacrime di Paolo e Francesca, quasi fosse lui il peccatore.

 

 

 La debolezza della carne era presente nel pensiero di Dante. Molto più forte è la sua condanna dei traditori, degli avidi, dei simoniaci etc.

 

La lussuria viene punita all'inizio dell'Inferno, anzi dell'antinferno, così come viene collocata in Purgatorio poco prima del Paradiso Terrestre, come a significare che è un peccato veniale.

 

4) Perchè Dante sceglie la figura di Santa Lucia per consigliare a Beatrice di scendere a salvare Dante dalla Selva Oscura ?

 

 

R.- Si legge nel "Convivio", trattato terzo, IX, 13-16, che il Poeta in giovane età soffrì di disturbi gravi alla vista. Per questo egli fu devoto a Santa Lucia.

 

5) Una Curiosità :  chi era Sigieri di Brabante ?  Perchè Dante lo colloca nel Paradiso ?

 

 

- Sigieri di Brabante era un grande pensatore medievale, capo del movimento averroistico contro cui si scagliarono san Bonaventura e san Tommaso. Dante lo pone in Paradiso e fa tessere le lodi verso di lui proprio dal suo nemico di "pensiero" perché l'Alighieri lo ammirava per l'altissimo valore delle sue opere.

 

 Che poi la Chiesa la pensasse diversamente (pure Gioachino Da Fiore era poco ben visto dai teologi canonici contemporanei e Dante lo colloca vicino ai santi "ortodossi" nei canti gemelli XI e XII del Paradiso), al Poeta interessa poco: egli misura con un metro più largo, più duttile, scrivendo –come dice Giuseppe Prezzolini- una "sua teologia".

 

6) Come mai Dante sceglie S.Bernardo piuttosto che S.Pietro nell'intercedere alla Vergine Maria per la Visione di Dio ?

 

 

R.- Perché san Bernardo di Chiaravalle fu grande e fedele cultore di Maria Vergine, autore di opere esaltanti la Madre di Dio (si attribuisce a lui un inno di forte presa popolare della liturgia mariana: "Ave, Maria stella".

 

 Non dimentichiamo che fu uno dei massimi "ripristinatori" del culto di Maria, denominato "alumnus familiarissimus Dominae Nostrae".

 

 Inoltre, Dante teneva in somma considerazione la polemica fra san Bernardo e Pietro Abelardo: il Poeta è inserito dentro la lotta fra Ragione e Fede.

 

 Per avere accesso alla visione di Dio, è più importante quest'ultima, e chi meglio di Bernardo, "doctor mellifluus" e "dottore contemplante" avrebbe potuto intercedere presso la "ianua coeli" per Dante?

 

7) Quando incomincia il Ciclo di Lezioni Dantesche presso la Società Dante Alighieri ?  Cosa bolle in pentola ?

 

- Il 27 febbraio prossimo inizierò la Lectura Dantis di dieci canti del Purgatorio, preceduti da originali documentari di Lamberto Lambertini.

 

 Le conferenze saranno ogni venerdì a seguire, presso la Società Dante Alighieri, a Roma, Piazza Firenze 27, sala del Primaticcio. Ma in molte altre parti d'Italia ho già impegni per letture della "Divina Commedia". Per la "Società Dante Alighieri" dovrebbe uscire una mia sinossi ragionata dell'Inferno.

 

 Circa i saggi, non voglio preannunciarli: ho una certo età, impegni foltissimi, e spero solo di poter terminare alcuni studi sulla "Divina Commedia" che ho iniziato qualche anno fa.

 

8) Un' ultima curiosità : Qual è l' ultimo libro che ha letto ?  Qual è l' ultimo brano musicale che ha ascoltato in questi giorni ?

 

- Sto leggendo "Dal big bang ai buchi neri" di Stephen Hawking (sono appassionato di astronomia), e contemporaneamente "La confessione di un figlio del secolo" di Alfred De Musset. Grazie alla mia proverbiale insonnia, questa notte ho ascoltato finalmente alcune Overture di Antonio Salieri e riascoltato "I pescatori di perle" di Bizet, che adoravo già quando, studente di canto come tenore lirico, interpretavo quella romanza sognante intitolata "Mi par d'udire ancora, ascosa in mezzo ai fior…"

                                                                                 Aldo  Onorati 

 

 

 

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