COMUNICATO STAMPA
TORTURA. LE ACAT D'EUROPA LANCIANO UN APPELLO ALLA UE:
" CON LA TORTURA NON SI SCHERZA!"
Acat Italia aderisce e partecipa alla petizione lanciata da
Acat Lussemburgo e sostenuta da tutte le
Acat europee e da Amnesty Lussemburgo, indirizzata al
Governo del Lussemburgo alla vigilia del semestre di presidenza UE a aprtire dal 1° luglio. Suddetta petizione disponibile on-line sul sito
change.org con il titolo
"Con la tortura non si scherza!" chiede con voce forte e unanime che l'Europa si impegni realmente nel rispetto e nella promozione dei diritti umani, con particolare riferimento al
divieto di tortura sancito dall'articolo 5 della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Torture e trattamenti inumani sono praticati nei paesi d'Europa, come dimostrano le relazioni del Comitato per la prevenzione della tortura (CPT), che visita i luoghi di detenzione, e le molte sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo, come l'ultima che ha condannato l'Italia per i fatti di Genova.
È stato inoltre dimostrato che alcuni paesi europei sono stati complici delle violenze della CIA, in particolare Lituania, Polonia e Romania hanno ospitato luoghi di detenzione segreta della CIA. Ex detenuti hanno dichiarato di essere stati picchiati, privati del sonno per lunghi periodi e sottoposti ad annegamento simulato. Altri paesi europei, tra cui la Germania e il Regno Unito, avrebbero facilitato queste operazioni, tramite i voli di «consegna» (rendition flights).
Ecco perchè la petizione chiede alla U.E. di dimostrare l'importanza che attribuisce ai diritti umani, dando la massima priorità in tutte le sue politiche, ai principi enunciati nella Carta dei diritti fondamentali.
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