LETTERA AL PRESIDENTE



                                                      LETTERA   AL PRESIDENTE  

                                                               MAURO  MACARIO 

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Signor Presidente

siamo tutti d'accordo

il cibo per mangiare

i vestiti per coprirci

le case per dormire

il lavoro per la sopravvivenza

ma ha dimenticato nell'elenco

un'altra necessità primaria

il senso del sogno

signor Presidente

non l'ho mai vista lanciare un aquilone sulla folla

eppure quelle mani tese quelle grida confuse

ne sono certo

lo richiedevano a gran voce

perché il sogno si nasconde dietro ogni ragione

che ci fa scendere nelle piazze

anche quando le folle non se ne rendono conto

lei non l'ha mai capito

neanche i suoi predecessori

solo da un sogno condiviso scaturisce la percezione del reale

solo l'ineffabile sconfigge i ragionieri e la civiltà addizionale

la gente è infelice

perché di giorno non vede ciò che sogna di notte

tra poco non sognerà più e per voi sarà perfetto

 

L'alta Corte dell'Aia può chiudere i battenti

perché lascia impunito il più efferato crimine

contro l'umanità

la sottrazione del sogno

e il suo smaltimento in "american dream"

a cura dei mercati finanziari

entità coperta dall'omertà globale

di cui ignoriamo la mappa fisiognomica

i nomi l'indirizzo il portone di casa

ma di noi conoscete tutto

nome indirizzo faccia matricola portone di casa

orientamento politico gusti sessuali

disperazioni varie ed eventuali

non entrerete mai al Père Lachaise

le anime di servizio ai cancelli

rifiuterebbero le vostre misere credenziali

c'è una legge morale anche tra i morti

come fra i detenuti che eliminano

i compagni di cella più schifosi e indesiderati

perché solo chi scrive " verrà la morte e avrà i tuoi occhi "

porta un paese sulla vetta del mondo

e ha diritto di asilo tra quelle tombe

non la vostra sbiadita mediocrità

senza memoria futura

 

Lei signor Presidente

ha sicuramente origliato

i discorsi che si tengono nei bar popolari

o nelle anticamere dei medici di base

e si è così rassicurato

sull'ottimo lavoro svolto

dagli strumenti comunicativi

del degrado organizzato

ci siete riusciti

ce l'avete fatta

invece di cambiare le cose avete cambiato le persone

con il prezioso ausilio dei collaboratori più stretti

economisti agenzie di marketing pubblicitari psicologi

vi siete fatti virtualmente esplodere

sulle radici della nostra storia

facendo sessanta milioni di orfani identitari

complimenti

è una strage mica da poco

ci vorrebbe un corridoio umanitario

i caschi blu la croce rossa Emergency

ma sappiate che la mancanza del sogno

non è un optional facoltativo

né il delirio di qualche intellettuale da salotto

è lo spirito di un popolo che vuole rientrare nel corpo collettivo

non facciamolo aspettare troppo

potrebbe provocare un fenomeno epidemico

la sindrome di Versailles

da voi stessi alimentata

qui è il lato divertente

crearsi il potere e al contempo gli agenti patogeni

preposti al suo annientamento

se davvero siamo il sale della terra

quanto è amaro questo sale

Signor Presidente!

 

 

 

 

( Sarzana, 20 ottobre 2013 )

 

da " Metà di niente " 2014

 

 

 

 

 

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