Ammiro moltissimo l' opera del biellese LORENZO DELLEANI in cui sono raffigurati coloro che fondarono in data 11 Luglio 1899 la Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili di Torino versando un capitale di 800.000 Lire in 4.000 Azioni valutati negli attuali 3.6 milioni di Euro dopo aver realizzato alcuni incontri nel Caffè di Madame Burello e dopo aver ottenuto l' appoggio finanziario del BANCO DI SCONTO E SETE della Reale Torino.
Nel dipinto sono raffigurati :
1) Luigi Damevino , agente di cambio
2) Cesare Goria Gatti , fondatore e promotore dell' Automobile Club Italia
3) Roberto Biscaretti Ruffia , conte
4) Carlo Racca , avvocato
5) Emanuele Cacherano di Bricherasio
6) Michele Ceriana Mayneri , Banchiere ed Industriale della Seta
7) Giovanni Agnelli , industriale torinese
8) Lodovico Scarfiotti , possidente agricolo
9) Alfonso Ferrero , Marchese di Ventimiglia
Riguardo Giovanni Agnelli si tratta del nonno dell' Avvocato Gianni Agnelli famoso per il fatto di svegliarsi alle cinque del mattino e di essere tra i soci maggioritari della Stampa e Il Secolo XIX morto a Villar Perosa nel 2003 che ha ispirato anche alcune canzoni al poetico Lucio Dalla.
Gli Agnelli sono stati una grandissima famiglia che ha ha dominato per moltissimo tempo in Italia attraverso un Impero costruito con il talento e l'arguzia ma anche con l'ironia e il buon gusto.
In fondo pensandoci bene per essere imprenditore ci vuole anche intuito , carisma e saggezza altrimenti nella nostra Nazione spunterebbero come funghi i dirigenti e i quadri.
In questo quadro del Delleani si percepisce proprio una forma mentis totalmente diversa rispetto a quella odierna per cui costoro volevano realizzare un grande sogno : acquisire le esperienze e le maestranze della accomandita Ceirano è C. per trasferirle su scala industriale come già avveniva nell' Europa Settentrionale.
Peccato soltanto che uomini di una perspicacia lungimirante non ne nascono più nella nostra bella Italia.
Gianluigi Melucci
Questo è un Quadro Stupendo
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