Come non provare un profondo orgoglio ed una sincera riconoscenza verso il caro Vito Delle Piane , classe 1940 , responsabile del Settore Agricolo della C.G.I.L della ridente Muro Lucano che , con impeccabile signorilità , parla delle sue paure verso i giovani che non sono pienamente tutelati nell' esercizio dei loro singoli diritti , ben sapendo quanti ragazzi ancora oggi preparano la valigia per realizzare le loro aspirazioni professionali , in quanto anche lui medesimo è emigrato a Nova Milanese nei primi anni Sessanta per poi ritornare nell'amata Lucania sostenendo le lotte sindacali e politiche attraverso ALLEANZA CONTADINA che si contrapponeva alla Democristiana COLTIVATORE DIRETTA insieme al Dottore in Agraria Vito Ferrone e al medico Antonio Ferrone.
Un percorso umano che dal 1976 ha portato Vito ad incontrarsi con le problematiche delle piccole imprese agricole sostenute mediante indennità compensativa erogata dalla Comunità Europea che sostiene i singoli allevatori tramite il premio riconosciuto alle nascite dei singoli capi animali .
Poi ritrova un vitale entusiasmo quando parla dell' occupazione delle terre avvenute nel secondo dopoguerra dapprima ad Irsina per poi espandersi , a macchia d' olio , verso Lavello e Venosa dove il 13 Gennaio 1956 venne ucciso dalle forze di polizia il bracciante agricolo Rocco Girasole per aver organizzato uno sciopero della classe contadina contro i feudatari dei terreni.
Per poi confidarmi che ama leggere i romanzi di Andrea Camilleri e che spera quanto il più presto possibile che possa essere abolito il buono lavoro definito voucher che non ha alcuna utilità ai fini pensionistici e contributivi per il lavoratore che vive una sconfortante situazione di assoluto precariato in quanto non si realizza una concreta tutela degli inalienabili diritti della classe lavoratrice.
Ringrazio cordialmente il Signor Vito Delle Piane per avermi gentilmente concesso tale intervista.
Gianluigi Melucci
Una Persona Signorile.
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