LETTERA AL PRESIDENTE
Risulta essere la più interessante lettera che abbia letto in quest' ultimo lustro quella che viene rivolta al Presidente che evince sin dalle prime righe un'indignata denuncia del Potere Universale in
"Signor Presidente
siamo tutti d'accordo
il cibo per mangiare
i vestiti per coprirci
le case per dormire
il lavoro per la sopravvivenza...
Ma ha dimenticato nell' elenco
un'altra necessità primaria
il senso del sogno
che ci fa scendere nelle piazze
anche quando le folle non se ne rendono conto.."
E poi ritrovare quel popolo minuto che s' incontra parlando del vivere quotidiano in queste righe :
"Lei Signor Presidente
ha sicuramente origliato
i discorsi che si tengono nei bar popolari
o nelle anticamere dei medici di base "
Poi ritrovare quella profonda indignazione che esplode proprio in questi versi :
"Ma sappiate che la mancanza del sogno
non è un optional facoltativo
è lo spirito di un popolo
che vuole rientrare nel corpo collettivo"
In fondo si avverte una stanchezza morale e fisica del popolo :
"Vi siete fatti virtualmente esplodere
sulle radici della nostra storia
facendo sessanta milioni di orfani identitari"
Per poi concludersi con una mirabile chiusa a futura memoria :
"Se davvero siamo il sale della terra
quanto è amaro questo sale
Signor Presidente!"
L ' unico Augurio che faccio a me stesso è quello che non si avverino le profetiche parole di Mauro Macario :
"Le generazioni a passeggio
cambieranno lo sfondo e i titoli di coda
e del fuochista che moriva ogni notte
non se ne parlerà più"
( Exit , Mauro Macario )
Gianluigi Melucci Blogger
Grazie Mauro
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