In questi giorni in moltissimi comuni lucani sono arrivate diverse notifiche comunali che riguardano l'affrancazione degli usi civici allodiali presenti nei terreni basilischi in un'atmosfera ferma al tempo del confino di Carlo Levi.
Sappiate che ai sensi dell'Art. 6 della LEGGE REGIONALE 28 Luglio 2008 n 15 si afferma che :
"Il Comune ne predispone l'affrancazione assumendo direttamente quale canone , il REDDITO DOMINICALE in vigore riferito alla QUALITA' e CLASSE CATASTALE del terreno al momento in cui risale l'atto di assegnazione o concessione. Il Comune predispone l'affrancazione determinando il CAPITALE DI AFFRANCO in misura pari a 15 VOLTE il canone enfiteutico."
In parole semplici ciò significa che se il livellario vuole affrancarsi tale terreno sul quale versa un canone enfiteutico pari a 30 Euro per l'assegnazione di un terreno allodiale classificato come seminativo dovrà versare in un' unica soluzione di pagamento ben 450 Euro ( 30 Euro moltiplicati 15 volte) più le spese di rogito per la stipula di un atto di compravendita che il Comune attua verso un soggetto terzo privato che ha apportato migliorie al fondo enfiteutico.
In termini pratici moltissimi terreni lucani non più coltivati come un tempo dove l'agricoltura lucana regnava imperante valgono ai singoli Comuni un valore economico apprezzabile che il singolo cittadino privato non riuscirà mai a recuperare in quest'atmosfera di profonda crisi economica e sociale.
Chissà perchè a pagarne lo scotto di determinati e diretti interventi legislativi è sempre il povero cittadino contribuente.
Gianluigi Melucci Blogger
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