BLUE ECONOMY
Le vendite di computer in tutto il mondo nel 2012 raggiungono i 426 milioni di unità. La produzione di apparecchiature elettroniche consuma più energia, metalli e prodotti chimici di qualsiasi altro prodotto in un’abitazione moderna.
Ma a differenza della maggior parte degli elettrodomestici come frigoriferi e televisori, la maggior parte dell’energia dei dispositivi elettronici viene consumata nella produzione (81%) e non nell’uso delle apparecchiature (19%). Un tonnellata di rottami elettronici da computer contiene più oro di quello estratto da 17 tonnellate di minerale. Una tonnellata di telefoni cellulari usati, contiene 3,5 kg di argento, 340 grammi d’oro, 140 grammi di palladio e 130 kg di rame.
I consumatori giapponesi hanno già scartato oltre un miliardo di telefoni cellulari, e con esso 3.500 tonnellate di argento. Ogni cittadino dell’UE lascia 40 kg di rifiuti elettronici all’anno.
Come facciamo a riciclare tutto questo materiale?
Si devono attuare delle riconversioni delle discariche. Da luoghi in cui abbandonare i rifiuti a centri per la produzione di materie prime. Il flusso di e-waste non vedrà alcuna riduzione, i metalli non possono essere inceneriti e devono essere rimossi in quanto le particelle metalliche trasportate dall’aria sono altamente tossiche.
Gunter Pauli – Laureato in economia all’Università Sant’Ignazio di Loyola in Belgio, è imprenditore in diversi settori come la cultura, la scienza, la politica e l’ambiente. Costruì la prima fabbrica, Ecover, di detersivi biodegradabili che utilizzavano gli acidi grassi dell’olio di palma al posto dei tensioattivi petrolchimici. Ha fondato la “Zero Emissions Research Initiative”, rete internazionale di scienziati, studiosi, ed economisti che si occupano di trovare soluzioni innovative, progettando nuovi modi di produzione e di consumo a minor impatto ambientale.
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