1) Parlaci della mostra che si svolgerà nei prossimi giorni al Museo d'Arte Contemporaneo-Acri cara Maria.
A partire da sabato 12\05\2018 il MACA Museo d’Arte Contemporaneo-
Acri, ospita la mia Mostra personale “
Abitare l’Illimite" che sarà fruibile dal 12
maggio al 10 giugno,
realizzata in collaborazione con BCC Mediocrati e rientra
nell’ ambito del progetto Bancartis.
Nelle opere della mostra scorrono gli
ultimi dieci anni della ricerca in
progress
fatta da me.
Il 2006 segna il
passaggio dal versante della ricerca dinamica-emozionale, giocata tra
gestualità liberatoria, al versante costruttivo-razionale.
2) Quanta Magna Grecia vi è nelle tue opere concettuali ?
Nel mio primo periodo artistico vado alla scoperta delle radici della
classicità calabra della Magna Grecia, interessandomi al cubo-futurismo di
Boccioni, evolvendomi sempre più fino ad arrivare al concettuale.
3) A quale opera sei particolarmente affezionata?
L’opera alla quale sono particolarmente legata è “
Inversione verso
l’Illimite
” la tela assolutamente bianca, di esatto taglio e bordatura, è uno
spaccato dello spazio astrattamente concepito. I triangoli in due direzioni
opposte dello spazio gravitazionale, rappresentano lo
spazio\tempio,
quest’ultimo edificato dall’uomo e custodisce come teche la parola, il senso
della parola che è luogo della sacralità, della conoscenza e della
comunicazione".
4) Che cos’è per Te l’ Arte Concettuale e a quali artisti ti ispiri?
Per me l’ Arte Concettuale non è solo mero godimento estetico bensì,
attività del pensiero.
L’artista concettuale da me “amato” è stato Piero
Manzoni. Come cita il critico d’arte Nicola Micieli , analizzando l’ installazione
Katharsis
in
sotto specie di cifra grafica e parola, persino di libro, lo spazio
praticabile si fa luogo relazionale con lo spazio altro, infinito ma inconcepibile
per il limite della mente umana.
Per questa ragione chiamo illimite lo spazio
dell’ uomo simboleggiato nelle forme e figure della geometria e ho voluto
intitolare Abitare l’ illimite la mostra al MACA.
5) Quali sono i tuoi progetti futuri?
Direi con la celebre frase di Sant’Agostino, Padre della Chiesa, nelle
Confessioni (11, 14)
Il presente del futuro è l’attesa.
Per gentile concessione dell'artista concettuale MARIA CREDIDIO
Gianluigi Melucci Blogger
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