Sosteneva il filosofo tedesco Ludwig Andreas Feuerbach
L' UOMO E' CIO' CHE MANGIA
Nel 2018 circa un terzo degli italiani ha avuto occasione di ordinare il pranzo o la cena da piattaforme online, motivati dalla poca voglia di uscire (37,1%) o cucinare (31,5%) o dalla mancanza di prodotti in casa (35,6%).
Dal punto di vista anagrafico, i principali utilizzatori di piattaforme di food delivery sono giovani, senza differenze significative tra uomini e donne, provenienti prevalentemente dal nord Italia e con una forte propensione ai cibi etnici e alle nuove tecnologie.
Fra i cibi preferiti da chi ordina a domicilio emerge una particolare attenzione alle pietanze sane e salutari. Nello specifico, tra i piatti più ordinati del 2018 ci sono i poke bowl, specialità̀ hawaiana a base di riso e pesce crudo, seguiti dai classici hamburger, pizza, sushi e ravioli asiatici. Il 2019 mostra già aspetti di continuità con l’anno precedente, non senza qualche innovazione. Tra le nuove tendenze, infatti, ci sono la cucina birmana e filippina, ma anche la “veg meat” (carne vegetariana) ed una maggiore attenzione alla frutta, in particolare cocco e dragon fruit.
Ciò evidenzia una forte crescita della tendenza a consumare i pasti fuori dalle mura domestiche. Nel dettaglio è risultata in crescita del +0,4% la percentuale degli heavy e average consumer, ovvero di coloro che consumano dai due agli oltre cinque pasti a settimana fuori casa con particolare incidenza della componente femminile. I dati raccolti sono stati suddivisi per le diverse occasioni di consumo: colazione, pranzo e cena:
colazione: il 65,7% degli italiani intervistati consuma la colazione fuori casa almeno una o due volte al mese. Il luogo per eccellenza della colazione è il bar/caffè per una spesa media di 2,50 €;
pranzo: le caratteristiche del pranzo fuori casa dipendono dai giorni della settimana. Generalmente il 66,7% dei consumatori intervistati ha dichiarato di consumare il pranzo fuori casa, al bar o in trattoria, almeno una o due volte al mese, mentre il 66% del campione consuma il pranzo fuori casa nel weekend una volta al mese. La spesa media è di circa 11 € nei giorni feriali e di 26 € nel weekend;
cena: quanto alla cena, il 62,4% dei consumatori intervistati ha dichiarato di cenare fuori casa almeno una o due volte al mese, recandosi in trattoria/osteria/ristorante o in pizzeria, con una spesa media di 10-20 € a persona.
Se negli anni 30 era ancora sottonutrito un terzo degli italiani, oggi il 59% della popolazione è sovrappeso e il 21% è considerato obeso dall’OMS. Sarà per questa ragione che nelle scelte alimentari prevalgono la salute e la ricerca del benessere e si impongono nuovi stili di consumo, tra i quali certamente quello naturale e quello con un ridotto o nullo apporto di proteine animali.
Un anno fa il 13% degli italiani affermava di consumare abitualmente prodotti vegan, ma ben il 49% già immaginava che i propri consumi sarebbero cambiati in quella direzione nei decenni successivi. Un’attenzione a ciò che mangiamo che ci caratterizza: ancora oggi gli italiani destinano alla tavola quote consistenti dei consumi e hanno la più alta spesa pro capite alimentare d’Europa.
La buona notizia è che l’aspettativa di vita in un secolo è raddoppiata, arrivando a 83 anni nel 2015. Per apprezzare i progressi fatti sotto questo profilo, basta pensare che nel 1931 l’aspettativa di vita era di appena 55 anni. E il futuro promette ancora miglioramenti: nel 2065 le donne supereranno i 90 anni di età e gli uomini 87, ma questo vorrà dire anche che solo il 13% della popolazione sarà composta da under 14enni.
Infatti viviamo più a lungo, ma siamo e saremo sempre meno: già nel 2015 la popolazione italiana ha perso 130mila residenti, mentre nel 2065 in previsione saremo 53 milioni esattamente quanti eravamo nel 1968. È come se la demografia facesse un salto indietro di 97 anni. E a tavola cosa metteremo? Le previsioni in materia di cibo dicono che mangeremo più carboidrati, formaggi, frutta e verdura e meno carne, meno pesce, meno dolci.
GIANLUIGI MELUCCI BLOGGER
GRAZIE AI MIEI LETTORI
RispondiEliminaGIANLUIGI MELUCCI