INTERVISTA ALLA DOTTORESSA AGRONOMA ZACCARDO ROSALBA 24 FEBBRAIO 2022


 


   1) Carissima ROSALBA che differenza sussiste tra Taglio Ceduo e Taglio ad Alto Fusto dei relativi Boschi Lucani?



1) In  merito al taglio boschi ci sono delle  leggi regionali che disciplinano il taglio boschi la D.G.R. 956/2000 e successivamente la D.G.R. n.678/2018 che normno le diverse modalità progettuali per le  tipologie di bosco e le superfici oggetto di utilizzazione forestale.


Quando si taglia un bosco si parla di utilizzazioni forestali sia che si tratti di bosco ceduo che di bosco di alto fusto.


Nel bosco ceduo di origine agamica (da pollone) si individuano le matricine da rilasciare a dote del bosco contrassegnandole con un anello in vernice rossa sul fusto e con una numerazione, tale numerazione viene riportata su apposito piedilista nel quale vi è trascritta sottoforma di elenco la numerazione progressiva delle piante,il diametro ad 1.30 m da terra, la specie arborea e l'età che viene definita turno (T) , generalmente vengono rilasciate 2/3 delle specie presenti sulla superficie boscata con età del turno (T) ed 1/3 con età doppia del turno le cosidette 2T le matricine rilasciate nel precedente ciclo colturale.


Le matricine inoltre vengono rilasciate ad una distanza di circa 10 m, la norma prevede infatti il rilascio di 100 matricine ad ettaro.


Per l'alto fusto il discorso è diverso innanzitutto il bosco di alto fusto è di origine gamica cioè da seme e non contano le dimensioni, mi preme  sottolinearlo perchè spesso si pensa che alto fusto sia sinonimo di grande dimensione, non è affatto così .....


 ciò che determina questa tipologia di bosco è l'origine.


In questo caso la norma regionale prevede di asportare una massa legnosa che non vada oltre il 30% rispetto a quella presente nel bosco, in questo caso si effetua la martellata delle piante assegnare al taglio, ovvero si effettua la specchiatura alla base del fusto, al colletto o sulla radice con una leggera asportazione della corteccia mediante ascia, sulla parte che viene fuori il legno va impresso il sigillo del dottore forestale con uno strumento chiamato martello forestale, (dove vi è il simbolo della regione basilicata e il n. di matricola del dottore che esegue la martellata) seguita da numerazione rigorosamente in colore rosso.


Anche in questo caso la numerazione viene riportata su apposito piedilista sul quale si trascrivono il diametro ad 1.30 m da terra, la specie arborea, ed eventualmente lo stato fitosanitario.


Il piedilita, sia del ceduo che della fustaia, insieme agli elaborati tecnici vengono trasmessi all'ente regionale che ne autorizza il taglio, vene informato anche l'organo dei carabinieri forestale competente nell'ambito che può verificare i lavori ed effettuare sanzioni.


2) In base a quali requisiti  un PARCO può ottenere il vincolo paesaggistico?


La Legge regionale 11 agosto 1999, n. 23 Tutela, governo ed uso del territorio stabilisce all’art. 12 bis che ”la Regione, ai fini dell’art. 145 del D. Lgs. n. 42/2004, redige il Piano Paesaggistico Regionale quale unico strumento di tutela, governo ed uso del territorio della Basilicata sulla base di quanto stabilito nell’Intesa sottoscritta da Regione, Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”.


Il quadro normativo di riferimento per la pianificazione paesaggistica regionale è costituito dalla Convenzione europea del paesaggio (CEP) sottoscritta a Firenze nel 2000, ratificata dall’Italia con L. 14/2006 e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs. n. 42/2004 che impongono una struttura di piano paesaggistico evoluta e diversa dai piani paesistici approvati in attuazione della L. 431/85 negli anni Novanta.



I parchi nazionali della Basilicata sono:


 a) Parco Nazionale del Pollino 


b) Parco Nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri -  Lagonegrese .


I parchi regionali sono : 


a) Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane 


b) Parco della Murgia.


La Basilicata è la regione italiana con la maggiore superficie con aree protette .

 

3) Rosalba come si fa a capire l'età di un ALBERO e tu Rosalba hai mai incontrato nel Tuo cammino un Albero Ultra Centenario?



3) L '   età di un albero si evince dagli anelli concentrici presenti su una sezione del fusto.


 Si ne ho visti di alberi ultracentenari, nel mio lavoro , i cosiddetti "albero padre".


4) Se dovessi identificarti in un Albero in quale ti rivedresti cara Rosalba ?



4) Il faggio perchè mi piace la faggeta caratterizzata da esemplari di imponenti dimensioni, infatti può raggiungere altezze anche di 40 metri, la sua vita è generalmente di 300 anni, anche se può raggiungere i 500 anni.


 Ha una grande chioma sferica se si trova solitario.


Le Faggete sono suggestive per la forma dei tronchi e per le chiome verdissime che lasciano filtrare pochi raggi solari. 


La poca luce mette in mostra il colore pallido della corteccia,  macchiato da chiazze di muschi. 


In autunno, quando le fronde si colorano, si vedono le gradazioni del giallo e del rosso. 


Per non parlare poi delle passeggiare sul terreno della faggeta , sensazionali a mio parere,   come camminare su un tappeto   

 sofficissimo che ti dà la sensazione del comfort e del benessere psicofisico. 


Addirittura secondo le credenze il  Faggio ci insegna ad essere liberi, ad andare oltre le limitazioni delle nostre idee e delle nostre credenze,ci insegna ad aprirci agli altri, ad accoglierli ma anche a rispettare noi stessi e i nostri confini.


 Il Faggio ci fa guardare indietro alle nostre radici e poi ci chiede di alzare gli occhi al cielo e volare verso la nostra vita, verso la nostra storia, finalmente liberi.


5) In Basilicata quanti ettari sono destinati a zona boschiva cara Rosalba?


5) La superficie forestale della Regione Basilicata secondo  la Carta Forestale è pari 355.409 ettari.


Credo che i nostri boschi sono ampiamente valorizzati.


DOTTORESSA ROSALBA ZACCARDO 


GIANLUIGI MELUCCI BLOGGER POTENTINO

Commenti