LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA
Questo Docufilm del Partenopeo Mario Martone mi ha commosso quando ha ripreso le pagine del Diario scritto da Massimo Troisi nel 1976 durante la Convalescenza avvenuta ad Houston.
Il momento del partire per un' operazione difficile, la fragilità del convalescente, la giornata che ti senti in fibrillazione, la giornata che non hai appetito e poi la Gioia del Ritorno.
Massimo Troisi ha espresso il disagio di una generazione che doveva fare i conti con l' austerity dovuta a Bretton Woods , all' inflazione galoppante del finire degli Anni Settanta , ad una continua insoddisfazione del comune lettore che prova ansia ai milioni di scrittori e al postino che impara le disattese e le disillusioni dell' Amicizia con Pablo Neruda.
Diventa sublime la voce fuori campo di Servillo che recita le poesie giovanili di uno sconosciuto Troisi che regala sempre Finali Sospesi che si aprono all' Indefinito Universo di conoscenze con quella sottile voglia di sovvertire le norme comuni , le istituzioni.
Un Docufilm che mi ha fatto ridere , mi ha fatto anche piangere come soltanto i comici sanno suscitare nell' animo dello spettatore.
GIANLUIGI MELUCCI BLOGGER POTENTINO
POTENZA 25 FEBBRAIO 2023
Grazie mille Massimo
RispondiEliminaToccante Recensione ( ANNA PAVIGNANO)
RispondiEliminaIn fondo Troisi ha rappresentato la fragilità dell' Amore
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