LADRI DI BICICLETTE
Nessun film è riuscito mai ad entusiasmarmi come l' Opera " LADRI DI BICICLETTE " dalla locandina con questi giochi cromatici realizzati dal Disegnatore ERCOLE BRINI , dalla comparsata del futuro cineasta SERGIO LEONE nelle vesti del Seminarista Tedesco che si ripara nell'Androne della Bohemian PORTA PORTESE.
Un film che mette in risalto il contrasto tra le riunioni del Grande Partito dei Lavoratori e le aspirazioni dei Netturbini che fanno le prove dell'avanspettacolo in una cantina di un locale seminterrato.
Persino il responso sibillino della Santona sembra trarre giovamento dalle antiche cave cumane dove affonda la leggerezza e l'ironia del luzzarese Zavattini che trae sempre più Fantasia dall' originario racconto di Bartolini.
Un film che mi emoziona ancora quando la macchina da presa riprende le ombre dei protagonisti che si avviano verso casa dopo non aver recuperato la bicicletta.
Nessuno poteva mai prendere il posto di Lamberto Maggiorani che aveva proprio il fisico adatto al ruolo dell'attracchino romano con quel suo figlioletto interpretato dal giovine Enzo Staiola.
Un film nel quale ancora oggi voglio perdermi tra i quartieri e i vicoli di Roma.
GIANLUIGI MELUCCI BLOGGER POTENTINO
Meraviglioso
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