INTERVISTA ALL' ARCHITETTO POTENTINO DANIELA GALASSO ( POTENZA 31.05.2024)



1) Dottoressa Galasso il centro storico di POTENZA come può essere Attrattivo per il Turismo? 

Ho letto più volte gli interessanti quesiti, ai quali preferisco rispondere seguendo un ragionamento unitario, in linea con il mio modo di approcciare le questioni che riguardano le città e Potenza.

 Nei suoi quesiti leggo numerose parole chiave, alcune relative a luoghi della città, altre ad attività di varia natura: centro storico, attrattivo, turismo, piste ciclabili, palazzo Biscotti, parco di Montereale, trenino, attività ludiche, conifere, Raffaele Acerenza, botteghe, attività commerciali.

 La mia esperienza di studio e di ricerca sui sistemi urbani in Italia, soprattutto, ma anche in Europa così come in alcune località delle Americhe, mi spinge sempre di più a sostenere che per le città si debbano predisporre programmi e strategie funzionali alla risoluzione di problemi ben chiaramente analizzati, restituendo una idea altrettanto chiara di interventi finalizzati ed organizzati in un insieme significativo ai fini della sopravvivenza, della valorizzazione, della conservazione e della innovazione necessarie nel tempo per gestire le trasformazioni inevitabili sia nel tessuto urbano che nel tessuto sociale.

 Un centro storico è di per sé un elemento attrattivo e dovrebbe saper presentare a chiunque l’anima della città.

 Mi metto dalla parte di una persona che si reca in una città che non conosce. Io andrò a visitarne il centro storico, sicuramente, innanzitutto per raccogliere informazioni sulla città stessa, sulla sua storia, sulle sue architetture, sulle sue abitudini, tradizioni, attività.

 Il sentimento che proverò nel visitare un centro storico sarà molto probabilmente una sorta di sicurezza pur trovandomi in un ambiente non conosciuto, derivante dalla possibilità di muovermi in un contesto accogliente, non dispersivo, nel quale trovare tutto quanto mi possa essere utile per qualunque mia esigenza, alla mia portata e raggiungibile camminando con facilità.


L’offerta turistica, in poche parole, non risponde ad alcune delle domande turistiche. 

In questo caso sarebbe necessario analizzare proprio l’offerta turistica già in atto, sia per quanto riguarda gli edifici, le attrezzature e le attività sia per quanto riguarda i servizi.


Per affrontare il tema complesso del turismo si studiano target, marker, pacchetti, tipologia di utenza: dall’analisi multidisciplinare derivano le azioni da mettere in atto. Nel corso dello studio può darsi che si intercetti un motivo portante: la pedonalità, l’accessibilità per utenze ampliate, la dotazione di attrezzature e di parchi inclusivi. Può darsi che gli individuati motivi portanti diventino il filo conduttore, tutti od uno soltanto, di un sistema di interventi tra di loro conseguenziali perché connessi. Tutto avrà un ruolo o funzione, perché ogni elemento costitutivo del centro storico quotidianamente respirerà all’unisono con la vita del turista, del residente, del gestore di attività commerciali, alberghiere e di ristorazione. Seguire una impostazione sistemica permette di individuare quali siano gli interventi prioritari, quali i costi di realizzazione ed i tempi necessari per l’esecuzione. Soprattutto, facilita il ragionamento sulla funzionalità di un intervento rispetto agli altri e rispetto alla prospettiva futura che si vuole imprimere alla città stessa ed al suo centro storico. 


 2) Cara Dottoressa si possono creare delle piste ciclabili che ruotano attorno al centro storico ?


Molto si parla oggi di pista ciclabile. Poco si parla di pedonalità fruibile da tutte le utenze. A mio modo di vedere, la seconda è prioritaria rispetto alla prima, soprattutto in centro storico.

Un anello ciclabile intorno al centro storico di Potenza? Da studiare. Ma le normative per realizzare una pista ciclabile sicura forse penalizzano i tracciati possibili. 


3) Cara Dottoressa è possibile ripristinare il Trenino per i bambini che attraversava il Parco di Montereale ? 

Un trenino come nei miei ricordi di bambina nel parco di Montereale? Credo che oggi l’idea dovrebbe essere eventualmente arricchita per essere appetibile a tutti, compresi i turisti. Nei parchi come nei centri storici, infatti, si utilizzano mezzi meccanizzati anche per consentire ad una utenza ampliata di visitare i luoghi o di conoscere essenze piantumate nei parchi e negli orti botanici.




 4) Cara Dottoressa come si può valorizzare la Via Raffaele Acerenza che collega il centro storico ? 


Raffaele Acerenza. Una strada interessante, direi, innanzitutto in quanto extramurale rispetto al centro storico e prima espansione verso il territorio a nord. Allo stato attuale essa è un’area fortemente in degrado. Dove piantumare essenze? Forse prima si dovrebbe pulire, censire essenze presenti, eliminare alberi eventualmente ammalati o infestanti, comprendere quali aree verdi siano pubbliche e quali invece private. Certamente sceglierei piante più vicine alla storia vegetale della nostra città e dei luoghi circostanti, magari ove possibile proponendo essenze storiche con l’apporto di studiosi botanici ed agronomi. Ma il discorso è decisamente più complesso quando bisogna comprendere dove allocare botteghe ed attività commerciali, senza creare il solito stradino privo di adeguati marciapiedi, ostacolato dal massiccio parcheggio di automobili rigorosamente caotico e dal traffico in entrata ed in uscita rispetto al centro storico. Credo che si comprenda, a questo punto, perché sia necessario impostare sempre un ragionamento sistemico multidisciplinare con una attenta programmazione degli interventi, affinché il nuovo non sia peggiore del vecchio o peggio assolutamente inutile se non dannoso.


5) In ultimo ci parli di PALAZZO BISCOTTI 


Le scarne notizie sul palazzo, più che altro sulla famiglia Biscotti, sono facilmente reperibili sul sito del comune di Potenza e su altri siti internet. Quello che non si legge in genere è che il palazzo appartiene sicuramente al tessuto storico più antico della città, essendo presente in loco un impianto planimetrico ad esso corrispondente già in piante storiche della città di Potenza in età angioina ed aragonese.


 La vicinanza della struttura edilizia al Duomo ed al castello della città denoterebbe una residenzialità di famiglia importante e l’attività di botteghe primarie. Soprattutto ritengo notevole il fatto che il palazzo insieme alla cosiddetta caserma dei carabinieri, in realtà quattrocentesco convento delle chiariste di San Luca, costituisse una effettiva palazziata che racchiudeva l’antico abitato fino alla porta di San Luca e poi verso il castello stesso. Quanto dell’impianto medioevale sia rimasto nel palazzo che fu residenza della famiglia Biscotti dal XVII secolo è difficile definire. Ciò che invece è certo riguarda la sorte di notevole abbandono toccata all’edificio dopo il terremoto del 1980. Come sarà il palazzo dopo i recenti, annosi, non terminati lavori edilizi non è dato sapere. Purtroppo anche palazzo Biscotti è vittima di una incuria nei confronti delle ricchezze edilizie del centro e della città di Potenza che ben altro avrebbero meritato.

 Potenza, 31 maggio 2024


 Daniela Galasso



 Daniela Galasso si è laureata con lode in Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II” con tesi dal titolo “I costruttori di cattedrali e la Rivoluzione strutturale del Medio Evo”. Ha conseguito i Master Universitari di II livello in “Pianificazione, conservazione e gestione dei centri storici minori e dei sistemi paesistico-ambientali” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed in “Nuovi Strumenti di gestione del territorio” presso l’Università degli Studi della Basilicata, per i quali ha svolto i tirocini presso gli Uffici Tecnici del Comune di Potenza e del Comune di Rionero in Vulture. Si è perfezionata in “Igiene, Architettura, Edilizia ed Impiantistica Sanitaria” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli” ed in “Ingegneria per i Beni Culturali” presso il Centro Interdipartimentale per i Beni Culturali (C.I.Be.C.), Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Libero professionista, progettista, medievista, ricercatrice nel settore della Progettazione per Tutti, si occupa di pianificazione sistemica ed inclusiva, di storia degli insediamenti e dei paesaggi, di valorizzazione, leggibilità ed accessibilità dei beni culturali e delle aree verdi. È ideatrice e responsabile del progetto “Io vivo qui. ASCOLTAMI. Mille paesaggi. Mille voci”: un progetto che promuove l’abitudine culturale alla osservazione, comprensione, conoscenza e valutazione dei paesaggi e della storia dei luoghi attraverso un articolato percorso scientifico ed un racconto critico per immagini e per elementi tattili, producendo materiali informativi innovativi di non complessa lettura che permettano di intessere potenziali dialoghi con un cospicuo ed eterogeneo gruppo di popolazioni. Ha svolto gli incarichi dal 2018 al 2021 di Presidente del Comitato consultivo in materia di miglioramento della qualità dell’ambiente urbano in termini di accessibilità, sicurezza d’uso, comunicatività istituito dal Comune di Potenza e dal 2010 al 2013 di Consigliere Regionale WWF Sezione Basilicata. Dal 2013 al 2018 ha svolto attività come Tecnico della rete nazionale INMACI - Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi ed Ipovedenti e dal 2011 è tecnico volontario presso la  sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione di Potenza. 



PUBBLICAZIONI - “Il Centro Storico di Potenza in una nuova visione sistemica”; “La partecipazione: strumenti tradizionali e on-line” (con F. Scorza); in: “Rigenerazione urbana e cittadinanza attiva. L’esperienza del progetto C.A.S.T.”, a cura di P. Pontrandolfi, Editore Librìa - Melfi 2017; - 

“Il modello analogico a bilance di una cattedrale medievale” in: F. Ebner, Volte e Cupole, Gruppo Editoriale L’Espresso 2013; - Enciclopedia di Architettura, Lemmi: Urban Design, Townscape, UTET Scienze Tecniche 2011; - “L’area vulcanica dei Campi Flegrei”, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – Libreria dello Stato, Roma 2009;

 - “Villard de Honnecourt e la Rivoluzione strutturale del Medio Evo”, ArchigraficA paperback, collana monografica on-line del semestrale di architettura, città e paesaggio ArchigraficA, ottobre 2008; -

 “Il Cammino dei Basiliani - Programma Integrato Greenways Rivonigro” in: Quaderni dell’Autorità di Bacino della Basilicata, n.4 luglio 2006, a cura di P. Pontrandolfi, M. Vita, M. Gerardi, L’Aquilone – Bottega della Stampa, Potenza 2006; “Il Cammino dei Basiliani ovvero Programma Integrato Greenways Rivonigro” in: Urbing alta formazione, ATTI Giornate di lavoro sull’Alta Formazione nelle discipline della Pianificazione, Gestione e Governo del Territorio, Università degli Studi della Basilicata Potenza 29-30 aprile 2005, a cura di G. Las Casas, P. Pontrandolfi, B. Murgante, Editrice Ermes, Potenza 2005 



GIANLUIGI MELUCCI BLOGGER POTENTINO 

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