INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ANTONELLA CILENTO

INTERVISTA ALLA SCRITTRICE
ANTONELLA CILENTO

LISARIO O IL PIACERE
DELLE DONNE




1) Carissima Antonella , sappiamo che sei nata nell'anno in cui Lucio
Battisti
cantava la struggente EMOZIONI e i Beatles dopo aver inciso LET IT BE si
scioglievano come Gruppo.
Quali sono le canzoni che ami di questi Artisti ?
La Musica può ispirare una Bella Storia Narrata secondo il tuo punto di
vista?



Per la verità non ascoltavo né Battisti né particolarmente i Beatles: in casa
i dischi erano di Modugno, Mina e Celentano quando ero bambina.

La musica ispira sempre le storie, in ogni tempo e in ogni luogo.



2) Nel tuo Romanzo si intravede una Napoli Barocca , tra la Peste e la
rivolta
di Masaniello. Secondo te oggi noi soffriamo del bubbone dell'indifferenza e
dell'ignavia ?

Credi che nel nostro amato Paese vi sarà un Nuovo Masaniello?



La rivolta di Masaniello, come le altre rivoluzioni svoltesi a Napoli,
purtroppo sappiamo come sono andate a finire…
Ad aspettare un eroe che risolva i nostri problemi si resta eternamente
minorenni: abitiamo senz'altro un paese indifferente e ignavo, soprattutto
inconsapevole e delegante.
I problemi ce li deve sempre risolvere qualcun altro.
Ma non è questa la statura di una cittadinanza matura, di una nazione
democratica.



3) La protagonista del romanzo per sfuggire agli obblighi si addormenta.
Allora ti chiedo cos' è, per te, il Sogno ? Fai bei sogni durante il Giusto
Riposo ? Fai sogni ricorrenti ?

Lisario si addormenta per ribellione, altri personaggi letterari si
addormentano per depressione, come succede alla protagonista di Sonno
profondo
di banana Yoshimoto, altri ancora sono addormentati per forza, come accade
alle
prostitute del capolavoro di Yasunari Kawabata, La casa delle belle
addormentate.

Il sogno è la materia da cui nascono da sempre le storie, penso a Stevenson
che diceva: il grosso del lavoro lo fanno per me gli Omini, i Brownies, di
notte…

Condivido l'importanza del sogno come materia creativa: sogno molto, sogno a
grandi colori, tengo quasi sempre e da sempre un diario dei sogni e li uso
molto per scrivere.



4) Qual è, Antonella, il gesto del Don Chisciotte che ti entusiasma
maggiormente ? Che rapporto hai con la fede ? Sei fedele alla Madonna
dell'Arco?

Il più semplice, il più famoso, la cavalcata contro i mulini a vento.

Ma di Cervantes, come è narrato in Lisario o il piacere infinito delle donne,
preferisco senz'altro le Novelle esemplari, altissimo esempio di narrativa
moderna, una rivoluzione stilistica assoluta, che contiene gran parte delle
novità del nostro tempo, ad esempio anche la prima testimonianza letteraria
della camorra, descritta nei minimi particolari…

Sono una donna fiduciosa, non mi sento affatto cattolica, detesto regole,
dettami, imposizioni. Ho grande fede in un sacro che non corrisponde a
nessuna
religione umana, prego molto chiunque mi ascolti, divinità, spiriti della
natura e madonne. Se dovessi scegliere, credo che le filosofie panteiste e
scintoiste mi sarebbero più vicine.



5) Da ragazzina amavi leggere IL PICCOLO PRINCIPE oppure PICCOLE DONNE ?

Quale era, all' epoca, il tuo scrittore preferito?

Né l'uno né l'altro: fino ai dieci anni ho letto Salgari, Verne, London, J.
K.
Jerome, Stevenson, Dickens, favole di ogni paese, molto fumetto d'autore, a
undici ho letto a scuola Anna Maria Ortese e ho cominciato a pensare di
scrivere.
In un paio di estati ho letto tutto di Agatha Christie.
A tredici mio padre mi regalò i migliori racconti italiani del Novecento e mi
innamorai di Anna Banti. E iniziai a scrivere.



6) Un ultima domanda: ami di più gustare la sfogliatella riccia oppure un
babà inzuppato nel rum?
Ami andare al Cinema ? Qual è l'ultimo spettacolo visto a Teatro ?


Non mangio dolci, anche se queste due specialità sono squisite. Alla riccia
preferisco decisamente la frolla.
Vado moltissimo al cinema e moltissimo a teatro. L'ultimo spettacolo è stato
Il Kaspar Hauser di una magnifica compagnia tedesca alla Stazione di
Pietrarsa
nell'ambito del Teatro Festival



ANTONELLA CILENTO

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